Dall’America arriva una proposta a dir poco provocatoria: tassare lo zucchero. Secondo i ricercatori dell’University of California, infatti, questa finissima polvere candida come la neve farebbe male al pari dell’alcol. Lo zucchero, infatti, sarebbe in grado di creare dipendenza e per questo motivo la sua vendita dovrebbe essere regolata per legge.
Da sempre nemico numero 1 delle diete, messo al bando dai dentisti, lo zucchero rischia di essere considerato come un droga. Gli esperti statunitensi propongono di introdurre regole severe come, ad esempio, tassare tutti i cibi e le bevande che includono zucchero aggiunto, vietandone la vendita vicino alle scuole e ponendo dei limiti di età alla possibilità di acquistarli. Il problema dell’alimentazione, infatti, è particolarmente sentito in America, dove oltre due terzi della popolazione è in sovrappeso, e fra questi ultimi oltre metà è obeso.
La provocazione dei ricercatori americani però, non è piaciuta molto ad Andrea Ghiselli dirigente di ricerca dell’Inran, che ha spiegato:
E’ assurdo considerare lo zucchero una droga al pari di alcol e tabacco. L’uso continuo e quotidiano di bevande alcoliche può portare all’aumento di malattie, come ad esempio determinati tipi di cancro. E’ vero che lo zucchero può dare una sorta di dipendenza, è un fatto abbastanza noto, ma non si può mettere sullo stesso piano delle sostanze tossiche, nocive per l’organismo.
E’ vero che il consumo eccessivo di alimenti zuccherati è dannoso per la salute dell’organismo e porta all’obesità. Molti paesi, come la Danimarca e l’Ungheria hanno deciso di tassare i cibi grassi, ma secondo molti esperti lo zucchero non va demonizzato. Anzi, a dosi limitate, è persino necessario. Per una corretta alimentazione è sufficiente il glucosio che si trova ad esempio nella frutta, nel pane e nel latte. L’importante, come sempre, è non esagerare. Due cucchiaini di zucchero al giorno rappresentano 40 calorie, che possono diventare tante per una persona che conduce una vita sedentaria.
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