Essere capi carismatici non è una cosa che si può imparare col tempo: leader si nasce. Lo dice uno psichiatra che ha trovato le radici del potere: è questione di ormoni e di aspetto fisico. Gli ultimi studi sulla relazione tra cervello e potere hanno confermato con dati scientifici quello che la storia ci aveva già rivelato: leader carismatici si nasce, non si diventa.
Certo, un ambiente adeguato favorisce il trionfo mentre una serie di sconfitte può metterlo in crisi. Ma la conquista del potere, la capacità di gestirlo e il dono di incantare le folle, sono aspetti che derivano direttamente dalla composizione biologica dei capi. Gli ormoni, i neurotrasmettitori , i neuroni e ovviamente l’aspetto fisico sono componenti biologiche che contano fino al 35% per un politico che scala la piramide del potere.
Lo assicura lo psichiatra catalano Adolf Tobena. “Gli individui dominanti, crudeli, persuasivi e manipolatori – scrive l’ esperto nel suo ultimo saggio, Cerebro y goder (Cervello e potere) – sono perfetti per la lotta al potere e questi attributi dipendono dal loro circuito neuronale e dagli ormoni“. Dato che il potere richiede lotta e competenza, sono gli androgeni, gli ormoni sessuali maschili, ad avere un rilievo particolare.
Tobena dice che “la connessione tra il potere e il testosterone è sempre positiva“, anche se è solo un ingrediente del cocktail neuronale dei potenti. Lo psicologo Inaki Pinuel si spinge anche oltre: “I leader carismatici hanno lo stesso fascino degli psicopatici“. Per lo studioso, se nella popolazione generale l’indice di psicopatici è tra l’ 1 e il 2%, tra i politici è tra il 5 e il 10%. Come i folli, spiega Pinuel, i leader hanno la capacità di ammaliare per nascondere l’ inganno e per approfittarsi dei più”.