Cos’è un eritema solare? Siete stati al mare nel week end ed ora siete tutti rossi, pieni di bollicine e con una voglia intensa di grattarvi? Probabilmente siete incappati in un eritema solare che, come è facile intendere dal nome, è una reazione cutanea che si sviluppa in presenza di una intensa azione dei raggi ultravioletti sulla pelle. Di fatto è definibile come un’ustione di primo grado, come le cosiddette scottature da sole. Può colpire chiunque anche se bambini e persone con fototipo chiaro sono maggiormente a rischio.
I sintomi dell’eritema solare
A differenza della scottatura da sole, l’eritema solare si sviluppa con una serie di bollicine inizialmente sotto pelle oppure con delle piccole chiazze rosa, nelle parti maggiormente esposte al sole. Il tutto è caratterizzato da un intenso prurito che spesso, insieme all’eritema (cioè alle bolle) si estende anche alle parti del corpo più coperte. In pratica avviene come in una vera e propria reazione allergica al sole: il sistema immunitario si mette in azione contro un aggressore esterno (i raggi UV) attivando i mastociti e sviluppando istamina. Per questo si parla anche di avvelenamento da sole. Tale sintomatologia compare dopo qualche ora dall’esposizione solare, fino anche a 24 ore dopo e tende a scomparire dopo 5-10 giorni.
La terapia per l’eritema solare
Ovviamente la terapia principale consiste nel prevenire l’eritema solare, applicando le dovute creme protettive dai raggi ultravioletti. Attenzione, perché per una reazione cutanea, sia essa un eritema di questo tipo che una scottatura, possono bastare anche soli 15-30 minuti di esposizione! Per il resto, se il prurito e l’eruzione cutanea sono localizzate e sopportabili, basta lasciar trascorrere il tempo, magari badando ad idratare la pelle con docce fresche ed amido di riso o di avena, emollienti e non irritanti (evitare bagnoschiuma con profumi o altre sostanze aggressive); se invece il fastidio è intenso può essere necessario applicare delle pomate al cortisone. Se addirittura il prurito e l’eritema sono sviluppate su aree estese, è meglio un trattamento che comprenda anche l’uso di antistaminici a livello orale. E’ sempre buona norma parlarne con il proprio medico curante per scegliere la soluzione migliore, o rivolgersi al farmacista. Si tratta in genere di farmaci da banco. Questo vale soprattutto per i bambini, ma anche per gli adulti. Fondamentale, nei giorni successivi, evitare l’esposizione al sole, onde rischiare un peggioramento. Dunque, cari amici di Medicinalive, se state partendo per le vacanze, non dimenticate la protezione solare ….
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