È in fase di sperimentazione la pelle spray, potenzialmente efficace contro le ulcere che tendono a non guarire in modo spontaneo, come nel caso delle ulcere venose alle gambe dovute ad insufficienza venosa cronica. Il prodotto, messo a punto da un’azienda americana, è al centro di uno studio pubblicato su The Lancet.
La pelle spray è composta da cellule cutanee quiescenti, ma vitali, e da una soluzione di fibrinogeno, una proteina presente nel plasma sanguigno e sintetizzata dal fegato per favorire la coagulazione del sangue. Le ulcere alle gambe, infatti, non hanno la tendenza a guarire spontaneamente e in genere si formano in seguito ad un piccolo trauma su una pelle già atrofica ed edematosa a causa della stasi venosa. Ad oggi, l’unico modo efficace per favorire la guarigione è quello della compressione prolungata tramite bendaggi e/o calze elastiche.
Il team di studiosi ha testato la pelle spray su 228 persone con ulcere venose e nel 70% dei casi, la ferita è guarita in soli 3 mesi, contro i 6 mesi dei trattamenti tradizionali. Il prodotto è stato sviluppato nei laboratori della Healthpoint Biotherapeutics ed è arrivata alla fase clinica II b, quella che precede l’ultima prima della richiesta di lancio sul mercato (fase III).
Come ha spiegato Herbert Slade, fra gli scienziati che hanno condotto lo studio, la pelle spray non soltanto migliora in modo significativo i tempi di guarigione delle ulcere venose, ma evita soprattutto l’autotrapianto di pelle, e quindi una nuova ferita al paziente dal quale viene prelevata, appunto, una porzione di pelle.
Come ha commentato Matthias Augustin dell’University Medical Centre di Amburgo:
Benché si ritenga che il bendaggio compressivo sia e resterà il trattamento base delle ulcere venose, per le lesioni più difficili c’è la necessità di ulteriori terapie.
Secondo l’esperto, inoltre, la pelle spray in futuro potrebbe essere usata anche per la cura di altri tipi di ferite croniche, come quelle causate dal piede diabetico o dalle ulcere ischemiche.
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