Che gli uomini e le donne fossero strutturati in maniera diversa era cosa risaputa da tempo, e le nuove ricerche che si susseguono non fanno altro che rafforzare le divergenze già esistenti e scoprirne di ulteriori: i campi di differenza spaziano dalla fisiologia alla psicologia, dalle emozioni alle reazioni, fino ad arrivare anche a toccare i decorsi delle malattie, come nel morbo di Parkinson, per citare solo un esempio. Ma maschi e femmine si distinguono persino davanti ad un caffè e ad i suoi effetti, che variano proprio sulla base del sesso, scatenando differenti reazioni nella donna e nell’uomo.
E’ quanto riportato da una ricerca effettuata da studiosi spagnoli, pubblicata nei giorni scorsi sulla rivista di divulgazione scientifica Neuro-Psychopharmacology and Biological Psychiatry. I ricercatori dell’Università di Barcellona hanno scoperto che l’espresso è più espresso per gli uomini che per le donne.
Il caffè, infatti, se consumato da soggetti di sesso maschile, tende ad agire più in fretta e nel giro di dieci minuti alza la soglia di attenzione e sveglia velocemente cervello e fisico. Una vera e propria scossa che nelle donne è invece più lenta.
Paradossalmente il gentil sesso è invece influenzato maggiormente dal decaffeinato, da cui ricava i maggiori effetti. Tutta questione di psiche rosa: un campione di donne che ha consumato la bevanda privata della caffeina convinte che si trattasse di caffè normale ha avvertito comunque i classici benefici, forza della suggestione, analogo meccanismo che si ripete quando prendiamo un’aspirina e ci sentiamo immediatamente meglio.
Quello dei ricercatori spagnoli è il primo studio a indagare sulle differenze sessuali nella messa in circolo della caffeina. A quanto è risultato dai dati raccolti dagli studiosi, il picco di caffeina nel sangue si raggiunge a distanza di quarantacinque minuti dalla consumazione del caffè, anche se le prime sensazioni di risveglio si hanno già dopo qualche minuto. E negli uomini prima che nelle donne, ma saremo davvero così addormentate?