Il vaccino antinfluenzale può rappresentare un valido strumento per proteggersi non solo dal virus dell’influenza ma anche dalla possibilità di sviluppare malattie cardiovascolari e le loro conseguenze più gravi come l’infarto e l’ictus. Lo studio che suggerisce ciò è stato recentemente presentato al Canadian Cardiovascular Congress 2012 attualmente in corso.
Una buona notizia se si pensa a cosa sta accadendo in Italia con i problemi legati alla formulazione del vaccino della Novartis ed il suo problema di aggregazione proteica. La ricerca in questione, condotta dal dott. Jacob Udell e dai suoi colleghi dell’Università di Toronto, ha valutato quale fosse l’impatto della vaccinazione antinfluenzale sulla salute delle persone, attraverso l’analisi dei numerosi studi clinici in materia svolti dal 1960 ad oggi. E il lavoro ha rivelato come l’essere state sottoposte alla vaccinazione abbia portato le persone a beneficiare di una riduzione pari al 50% del rischio di morte cardiaca, di infarto e di ictus. Ha commentato Udell:
Per coloro che si erano fatti vaccinare contro l’influenza, c’è stata una riduzione piuttosto significativa del rischio.
Il campione preso in considerazione dagli scienziati canadesi riguardava 3.227 individui equamente suddivisi in persone affette da patologie cardiache o vascolari pregresse e persone sane. Ed in entrambi i gruppi è stato evidenziato come l’essere sottoposti alla vaccinazione influenzale si sia poi rivelato come uno “scudo” nei confronti del cuore, a prescindere dalle condizioni fisiche iniziali. A livello più generico, i ricercatori hanno notato che la mortalità collegata a qualsiasi causa (anche non vascolare, N.d.R.) subiva un calo del 40% in caso di vaccinazione.
Quella della vaccinazione antinfluenzale è una pratica che socialmente viene consigliata e combattuta in egual maniera. I risultati di questo studio potrebbero portare molte persone di base contrarie a sottoporsi ad un vaccino, a riflettere sulla sua efficacia. Anche prescindere da ciò che è avvenuto nelle ultime settimane nel nostro paese.
Canadian Cardiovascular Congress
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