Basta con le merendine e gli snack ipercalorici scarsi in vitamine e ricchi di zuccheri che cariano i denti: anche i distributori automatici delle scuole, con l’arrivo del 2009, vogliono cambiare definitivamente volto e compiere una svolta salutista. Dalle macchinette non usciranno più cioccolate e salatini di più o meno rinomati marchi di distribuzione, bensì frutta, yogurt e macedonia, spuntini sani che aiuteranno le percentuali dell’obesità infantile a scendere nel giro di qualche anno.
L’iniziativa Frutta Snack è stata già avviata con successo nel 2008 in 82 istituti superiori di Roma, Bologna e Bari e proprio in questi giorni si raccolgono i primi bilanci grazie alla distribuzione di 1500 questionari somministrati a 42.500 soggetti (alunni, docenti, famiglie) coinvolti nel progetto pilota. Inutile dirlo: i riscontri sono stati positivi. Estremamente positivi.
Più della metà dei ragazzi ha consumato almeno due volte al mese frutta dal distributore. Come spiega Salvatore Zappalà della Facoltà di psicologia dell’Università di Bologna:
Grazie al progetto pilota il 54% dei ragazzi ha detto di aver aumentato il consumo di frutta settimanale. E nella classifica dei prodotti preferiti dai ragazzi spicca la macedonia di frutta, seguita dalla mela a fette, dallo yogurt alla frutta e dai succhi.
La promozione del consumo di frutta nelle scuole, insieme al sostegno all’educazione alimentare, è stata lanciata dal ministero del Welfare insieme al ministero dell’Istruzione lo scorso anno in via sperimentale. Oggi che i primi risultati parlano di un enorme quanto inaspettato successo, si pensa già ad estendere il progetto Frutta Snack anche ad altre scuole italiane, piazzando i distributori di frutta su larga scala, in modo da garantire a tutti gli studenti la possibilità di uno spuntino sano e genuino. Come dichiara la stessa sottosegretaria al Welfare Francesca Martini:
I distributori di snack resteranno nelle scuole e, anzi, vogliamo ampliare l’iniziativa. E fare in modo che la scuola sia il braccio destro della salute.
L’ora dello spuntino a scuola potrebbe dunque diventare presto l’occasione per aumentare il consumo di frutta, sempre più scarso tra gli adolescenti, e per iniziare a fare qualcosa di concreto, partendo proprio dal basso, per arginare il fenomeno dilagante dell’obesità.
[Fonte: adnkronos.com]