E’ allarme influenza negli Stati Uniti. Più di venti bambini hanno perso la vita ed il contagio è così diffuso che in molti ospedali di tutti paesi iniziano a scarseggiare posti letto a tal punto da dover dare spazio a delle vere e proprie tendopoli per i malati.
L’epidemia di influenza stagionale viene ormai considerata anche da molti esperti, una delle peggiori vissute in questi ultimi anni nel continente americano. L’alto numero di bambini deceduti ed il numero incredibile di malati nonostante il picco non sia stato ancora raggiunto hanno portato anche un professionista come Anthony Faucci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases americano ad ammettere che si tratta di una delle situazioni più critiche degli ultimi dieci anni. Commenta infatti attraverso un comunicato:
Sembrerebbe l’anno peggiore almeno dal 2003-200. Il ceppo prevalente quest’anno è l’H3N2, quello più virulento, e anche se il picco non è ancora stato raggiunto abbiamo già migliaia di malati nel paese. Si è ancora in tempo per il vaccino. La protezione è buona, dal 60 al 65%, e anche se ci si ammala le probabilità che sia necessaria un’ospedalizzazione sono molto più basse.
I ricoveri in ospedale per l’influenza hanno ormai superato le duemila unità, portando criticità in diverse strutture mediche statunitensi. Al momento si hanno dati relativi alla mortalità infantile perché una legge federale specifica obbliga le autorità sanitarie a comunicare immediatamente e con celerità i decessi dei minori in caso di epidemia. Per conoscere il numero di vittime in età adulta con precisione bisognerà attendere sicuramente la fine dell’emergenza. L’area di Boston, nel Massachusetts è quella più colpita, ma sono circa quaranta gli stati che già denunciano focolai ampi di influenza e in alcuni di questi iniziano a scarseggiare sia le dosi di vaccino che quelle di Tamiflu, l’antivirale consigliato in questi casi per combattere il virus influenzale.
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