Domenica 31 marzo scatta l’ora legale, ma il riposo notturno non è in pericolo. La rassicurazione arriva direttamente dagli esperti, secondo cui i disturbi del sonno non sono da attribuire al cambio dell’ora (sporteremo le lancette dell’orologio avanti di 1 ora), ma a ben altre cause come lo stress.
Come ha spiegato Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno onlus:
Pur esistendo la necessità che corpo e cervello, e con essi il nostro modus vivendi, si adeguino all’orologio convenzionale, controindicazioni e possibili effetti negativi non sono solo trascurabili, ma anche di breve durata. Saranno ampiamente compensati dai vantaggi, a partire dal disporre un’ora in più di luce, oltre ai noti e irrinunciabili benefici del risparmio energetico.
Secondo l’esperto, infatti, la difficoltà a prendere sonno e la sonnolenza sono disturbi passeggeri, destinati a svanire nell’arco di pochi giorni. Se si dorme poco e male le cause sono da ricercare altrove. Il direttore della Fondazione sui disturbi del sonno “scagiona” l’ora legale e punta il dito contro i ritmi quotidiani sempre più frenetici e ansiogeni, la complessità della vita relazionale e lavorativa, i ripetuti spostamenti in aree urbane trafficate e le cattive abitudini come fare le ore piccole per utilizzare i social network o lavorare di più. Il problema, inoltre, non riguarda soltanto gli adulti, ma anche i bambini e gli adolescenti, che continuano a dormire sempre di meno.
Questa situazione generale, a detta dell’esperto, ci ha assuefatto a convivere con dosi elevate di stress, una condizione che può cronicizzarsi, con pericolosi risvolti sulla salute. Lo stress, infatti, può causare disturbi del sonno, sensazione di stanchezza costante, difficoltà di concentrazione, ansia, nervosismo e persino depressione. Se si ignorano i campanelli di allarme si va incontro a seri rischi come l’insorgenza di malattie cardiovascolari, obesità, ipertensione, diabete, abbassamento delle difese immunitarie, attacchi di panico.
Via| Fondazione per la Ricerca e la Cura dei disturbi del sonno Onlus; Photo Credit| Thinkstock