Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha firmato l’ordinanza: le sigarette elettroniche sono vietate nelle scuole e per i minori. Con il plauso degli stessi produttori di questo strumento anti-nicotina.
Si tratta solo del primo passo però: è già al vaglio un intervento legislativo più completo e complesso per ciò che riguarda la loro pubblicità e l’etichettatura. Insomma, anche chi ha lasciato la sigaretta normale per quella elettronica dovrà subire qualche restrizione. Come auspicato dal Consiglio superiore di Sanità, il ministro vieta di fatto la vendita di prodotti contenenti nicotina ai minori di 18 anni e non solo, introduce il divieto dell’utilizzo della e-cigarette anche all’interno delle scuole e dei centri di formazione professionale. Alla base di tutto questo vi vuole essere una spinta alla presa di coscienza dei cittadini, così come il ministro Lorenzin ha spiegato giusto ieri:
Non vogliamo dire che le sigarette elettroniche siano più pericolose della sigaretta normale, ma non vanno utilizzate come strumenti innocui. Bisogna essere informati su che cosa si usa. Un conto sono acqua e aromi, ma se c’è nicotina questa può creare dipendenza.
I produttori di sigarette elettroniche reagiscono in modo “duale”. Se da una parte hanno paura che il provvedimento possa rappresentare, economicamente, una sorta di salvadanaio in futuro per l’amministrazione statale, dall’altro si reputano soddisfatti per ciò che concerne l’approccio ministeriale nei confronti dei minori. Commenta Stefano Pozzi, amministratore delegato della New Smoke Network Srl, produttore e distributore italiano di sigarette elettroniche:
Come produttori accogliamo con favore la firma di questa tanto attesa regolamentazione. Non possiamo che essere d’accordo con il Ministero nel voler vietare l’utilizzo di sigarette elettroniche ai minori e nelle scuole, oltre che per una questione di ‘ordine’, anche perché effettivamente la sigaretta elettronica evoca la gestualità del fumo. […] Mettere dei paletti è necessario, non vogliamo certamente incitare nessuno al fumo, ma porci come una valida e piacevole alternativa ad esso, sicuramente meno dannosa.[…] A questo punto auspichiamo soltanto che al più presto si faccia chiarezza univocamente a livello scientifico anche sulla validità del prodotto.
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