Nell’attesa che il Parlamento si decida a legiferare sul biotestamento, purtroppo su un disegno di legge scandaloso e degno di un Paese del Terzo Mondo in cui l’unica volontà accettabile è quella che piace alla Chiesa, internet va come sempre più veloce, ed ora un’applicazione di Facebook anticipa tutti.
Si chiama The Last Wish (letteralmente “le ultime volontà”), in cui un utente può prima di tutto scrivere cosa vuol fare della sua vita nel caso di malattia invalidante o di coma irreversibile, ma può anche nominare due “esecutori testamentari” che dovrebbero rendere note le volontà della persona in questione, e persino pre-registrare un messaggio da inviare a tutti gli amici in caso di decesso.
Ovviamente l’applicazione non ha alcun valore legale, né in Italia dove ancora non esiste una vera e propria legge in questione, né all’estero dove il biotestamento dev’essere consegnato ad un notaio o comunque ad un rappresentante legale. Però l’iniziativa serve da un lato come provocazione, ma dall’altro anche per permettere a milioni di utenti di esprimersi sulla questione, e rendere in qualche modo ufficiali (visto che sarebbero visibili a tutti) le volontà personali.
In pratica l’idea è che, se una persona malauguratamente dovesse trovarsi in uno stato vegetativo, nella battaglia di coscienza e legale tra lo staccare o meno la spina, interverrebbe la volontà della persona stessa che si è espressa ufficialmente su Facebook. L’applicazione è stata promossa dall’associazione Luca Coscioni e realizzata dalle agenzie Ninja LAB e Mikamai, in un contesto a metà tra il serio ed il faceto. Anche se legalmente il suo valore è pari a zero, a livello simbolico è uno schiaffo morale per tutti coloro che pensano che a decidere debba essere un Governo, anziché il malato stesso.
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[Fonte: Corriere della Sera]