Gli italiani stanno abbastanza bene in salute, ma….potrebbero stare meglio. Ce lo dice la settima edizione del Rapporto Osservasalute (2009), analisi profonda dello stato di salute degli italiani e del SSN che li assiste. Siamo più longevi e più numerosi: è aumentato il tasso di fertilità (1,3 figli per donna) e diminuito il tasso di mortalità.
Proseguono però stili di vita errati: sono aumentate le persone in soprappeso (un italiano su tre), soprattutto nelle regioni del Sud. I bambini grassi sono il 36%. Di questi la media nazionale degli obesi è dell’11,5%, in Campania raggiunge addirittura il 21%. Solo un italiano su 5 fa sport in maniera continuativa (per lo più tra i 6 ed i 17 anni). La percentuale diminuisce man mano che si scende lungo la penisola.
Dimenticata la dieta mediterranea: minimo il consumo di frutta e verdura, mentre rimane forte il consumo di pane, pasta e di carni rosse. Aumentato anche il consumo di dolci e di snack salati. Diminuito il consumo di bevande gassate, è drasticamente aumentato quello degli aperitivi alcolici e si è abbassata l’età dei consumatori.
Le cause di morte più frequenti sono quelle connesse alle malattie del sistema cardiocircolatorio, il 42% di tutti i decessi registrati annualmente. La percentuale è più alta al sud. Lo stesso dicasi per i tumori: medesima incidenza media, ma al nord si viene curati meglio. Triplicato negli ultimi 10 anni il ricorso ai farmaci antidepressivi.
Particolarmente rilevante l’accesso alle cure odontoiatriche: varia profondamente in base all’ età e allo stato socio-economico, anche perché le spese del dentista ricadono sulla famiglia nell’ 86% dei casi. Ed anche qui i tassi negativi appartengono per lo più alle regioni del mezzogiorno.
In generale sono aumentate le apparecchiature tecnico-diagnostiche negli ospedali. Nonostante questo l’ opinione dei cittadini-pazienti sul Servizio Sanitario Nazionale non è esaltante: il 43,4% degli italiani esprime un giudizio intermedio dando un voto pari a 6. Qui trovate la pagina web dell’ Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Regioni Italiane.