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Siamo tutti un pò stupidi. Ma non è niente di preoccupante

”Due cose sono infinite: l’universo e la stupidita’ umana, ma riguardo all’universo ho ancora dei dubbi”. Albert Einstein

A tutti è capitato qualche volta nella vita di pensare che il nostro interlocutore del momento fosse un pò stupido. Ebbene adesso sappiamo che forse lui in quel momento pensava lo stesso di noi. La stupidità infatti è una caratteristica inconsapevole come affermava lo storico ed economista Carlo Cipolla, che ha definito la persona stupida come colui o colei che reca un danno ad altri senza ottenere da questo alcun vantaggio, anzi spesso subendo un danno essa stessa. Oltre ad essere inconsapevole la stupidità sarebbe recidiva, poichè porta a ripetere sempre gli stessi errori, e contagiosa.

La notizia è che in tutti noi, anche in coloro che si ritengono, o ancora meglio, sono ritenuti, normalmente intelligenti vi è un pizzico di stupidità che, lungi dall’essere un danno, almeno quando si presenta in maniera episodica, ha un’eccezionale valenza evolutiva. Compiere gesti che esulano dall’ordinario e che potrebbero anche solo per questo essere definiti stupidi (è il parere di Gianfranco Livraghi, autore de ‘Il potere della stupidità”) può infatti condurci a commettere errori che se riconosciuti e corretti possono rappresentare un passo verso l’acquisizione di nuove e maggiori conoscenze.

Tuttavia secondo gli esperti la stupidità è un male inguaribile che affligge l’umanità e la cui portata non va affatto sottovalutata. Conoscerne le cause e studiarne in maniera approfondita gli effetti sarebbe l’unico modo di ridimensionare le conseguenze dannose che un comportamento stupido può avere non solo nei contesti di appartenenza immediati delle persone ma anche a livello sociale e, potremmo dire, planetario. Secondo Gianfranco Livraghi infatti molti comportamenti che sembrerebbero frutto di cattiveria e calcolo personale in realtà sarebbero soltanto frutto della stupidità insita nell’umanità tutta. A questo proposito sempre Carlo Cipolla annovera fra gli esempi storici di stupidità la decisione di Napoleone di invadere la Russia in inverno col risultato che i soldati persero la vita più per il freddo che per la guerra.

Naturalmente, come spesso accade in questi casi, è stata individuata un’area del cervello, a livello della regione temporale, che si attiverebbe per non farci incorrere nuovamente in errori già commessi (caratteristica questa che definisce la stupidità). La scoperta, frutto di uno studio condotto all’Università inglese di Exter, aprirebbe alla possibilità di intervenire chirurgicamente per risolvere il problema nel caso questo fosse causato da un’anomalia della suddetta area cerebrale. Stupidità addio? Staremo a vedere.