Si chiama EatWell, ed è l’ennesima applicazione per iPhone che promette di cambiarvi la vita. Ad idearla è stata Andrea Grimes, una ricercatrice americana del Georgia Technology Institute, la quale ha inventato quest’applicazione simile ad una “dieta di gruppo”.
Basandosi sulle difficoltà che una persona che è a dieta può trovare nell’essere costante e nel resistere alle tentazioni, la Grimes ha intenzione di mettere in comunicazione le persone che sono coinvolte in operazioni simili e, anche se tra di loro non si conoscono, si possono ugualmente scambiare consigli ed esperienze, portando ad una sorta di “stimolo collettivo”.
EatWell si compone di video o dei semplici messaggi sms in cui ognuno può descrivere non solo la sua esperienza personale, ma anche le ricette migliori che l’hanno aiutato a perdere chili. Infatti uno dei tanti problemi che affliggono le persone che vogliono perdere peso è che queste spesso non conoscono delle ricette adatte, e dopo qualche settimana di insalata e acqua ritornano a mangiare cibi pesanti e grassi. Spiega la ricercatrice:
Non volevo offrire alle persone conoscenze “preconfezionate” esterne, ma volevo che tutti potessero condividere con gli altri il loro sapere, maturato con l’esperienza sul campo, per dare suggerimenti e punti di vista interessanti per altri nella stessa situazione: raccontare i trucchi usati per resistere a una tentazione può aiutare un altro a riuscirci. Ho pensato di creare una piattaforma per cellulari perché tutti ne hanno uno; il sistema, inoltre, consente di registrare e inviare video e audio perché questi sono mezzi ancora più semplici e immediati dell’sms per condividere velocemente i propri pensieri con gli altri.
In una prima sperimentazione effettuata su 12 persone che non si conoscevano tra di loro, i risultati sono stati incoraggianti. I partecipanti infatti sostenevano di sentirsi “spronati” nei momenti difficili in cui meditavano di abbandonare la dieta, e successivamente orgogliosi di aver scelto pasti più sani rispetto a quelli grassi a cui erano abituati prima.
[Fonte: Corriere della Sera]