Mentre molte persone sono propense al rischio, sia nella vita, ma sopratutto inteso nel gioco ed in campo finanziario, vi sono altre che sono naturalmente restii ad investimenti incerti ed ai giochi d’azzardo. A regolare questa avversione, secondo gli ultimi studi condotti da un team americano, vi sarebbero alcuni circuiti celebrali e sopratutto l’amigdala, una parte del cervello che viene particolarmente coinvolta nei processi emozionali e decisionali.
In pratica, secondo i ricercatori del California Institute of Technology, coordinati dal ricercatore italiano Benedetto de Martino, attualmente presso l’University College di Londra, molte persone rifiuterebbero le scelte che potrebbero comportare delle perdite anche se, però, potrebbero dar adito a guadagni davvero ingenti. Insomma, vi sarebbero individui che, spaventati dal rischio, eviterebbero di compiere del tutto alcune scelte.
Gli studiosi sono arrivati a questa conclusione, che è stata poi sintetizzata anche in una pubblicazione su una rivista specializzata, studiando i comportamenti di alcuni pazienti che avevano subito dei danni all’amigdala. Si tratta di una scoperta nuova perchè, mentre prima si sono individuati soggetti con minore propensione alle scelte azzardate, in questo caso, invece, si è notata una completa assenza della propensione al rischio.
Sottoposti a varie scommesse che comportavano un buon guadagno a fronte di una probabile perdita, i ricercatori hanno affermato che “Pensiamo che ciò mostri che l’amigdala è critica nell’innescare un senso di cautela verso un gioco d’azzardo in cui si possa perdere”, secondo lo studioso Colin Camerer, mentre De Martino ha precisato che “E’ possibile che l’amigdala controlli un meccanismo biologico molto generale volto a inibire comportamenti rischiosi quando gli esiti sono potenzialmente negativi”.
E’ bene sottolineare però che nel corso della ricerca sono stati distinti due meccanismi differenti che sono alla base della regolazione della perdita finanziaria e del rischio inteso in senso generale. In pratica, l’amigdala sarebbe coinvolta solo nei processi che comportano un richio economico.