Un infelice matrimonio può pesare fortemente sul cuore di tutti, ma a quanto pare le donne possono soffrire molto di più rispetto agli uomini, con gravi effetti sulla salute legati alle malattie cardiache, ictus e diabete. Le donne che si sentono depresse e tese a causa del matrimonio si trovano di fronte ad un potenziato rischio di ipertensione, obesità, alto livello di zuccheri nel sangue, elevati trigliceridi e bassi livelli di colesterolo, cinque fattori della sindrome metabolica. I coniugi maschi invece rischiano di sentirsi male psicologicamente, ma non di avere rischi analoghi a livello fisico.
La differenza di genere è importante perché le malattie cardiache sono la prima causa di morte nelle donne come negli uomini, e c’è ancora da imparare molto su come i fattori emotivi e le difficoltà di un rapporto sono legate alle malattie cardiache.
Queste le parole di Nancy Henry, psicologa dell’Università dello Utah. Il suo team ha condotto la ricerca su 276 persone che erano state sposate per una media di 20 anni, e che prima del matrimonio non presentavano malattie cardiovascolari. I mariti e le mogli hanno compilato diversi questionari e visitato una clinica universitaria per controllare la propria salute.
Secondo Tim Smith, un altro psicologo che ha partecipato alla ricerca:
L’immediata conseguenza è che se siete interessati ai rischi cardiovascolari, e noi tutti dovremmo esserlo, dovreste preoccuparvi non solo dei tradizionali fattori di rischio come la pressione arteriosa ed il colesterolo, ma anche della qualità della vita affettiva e familiare.
Smith ha ipotizzato che l’effetto dello stress ormonale potrebbe portare le donne sposate ad aumentare il girovita, passando all’insulino-resistenza e a cattivi livelli di pressione del sangue. Il dibattito è ora incentrato sulla possibilità che tali fattori insieme possano portare alla sindrome metabolica, conosciuta anche come sindrome X o sindrome da insulino-resistenza. Conclude Smith:
Vi è una buona possibilità che le donne debbano modificare alcuni degli aspetti che riguardano la sindrome metabolica, come la dieta e l’esercizio fisico, ma è un po’ prematuro dire che questo ridurrebbe il rischio di malattie del cuore, senza un miglioramento del tono e della qualità dei propri matrimoni.
Dopo tutto, sono i matrimoni stabili a creare possibili benefici per la salute, soprattutto se i coniugi si prendono cura gli uni degli altri. I risultati dello studio saranno presentati presso l’American Psychosomatic Society giovedì prossimo.