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Portare fiori in ospedale: giusto o sbagliato?

Meglio non andare in visita a chi è ricoverato in ospedale portando dei fiori? Due medici inglesi si sono posti la domanda sul Brithish Medical journal andando a rivedere tutti gli studi condotti sul tema: alcuni hanno accusato orchidee e margherite di essere veicolo di batteri pericolosi oppure di togliere ossigeno ai malati, secondo altri, in caso di rottura, i vasi potrebbero essere un pericolo per i macchinari.

Nel Regno Unito ci sono ospedali che hanno addirittura bandito mazzi colorati e piante verdi dai reparti: esagerati o giustamente prudenti? Osserva Paolo Villan, segretario della Società di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica.

«Su fiori e foglie si depositano certamente batteri. Però i microrganismi si trovano ovunque – sugli abiti di chi si trova in ospedale, sui mobili, sulle suppellettili – e non tutti i degenti sono ad alto rischio»

I due medici inglesi, a conclusione del loro studio, invitano a usare il buonsenso. E Villan spiega:

 «In terapia intensiva e nei reparti per trapiantati o per pazienti con basse difese immunitarie, i fiorí sono banditi. Altrove la probabilità, minuta, di ammalarsi per un bouquet è superata dal piacere che regala a chi lo riceve».