Tutto si può dire tranne che la componente sesso non rappresenti una buona parte del successo di reality come il Grande Fratello, dove il voyerismo è di casa. In trasmissione si parla spesso e si commenta dettagliatamente quello che è o potrebbe essere accaduto sotto le lenzuola tra i vari protagonisti. Spesso i bambini e gli adolescenti si ritrovano ad attingere informazioni pertinenti alla sfera sessuale proprio da mamma tv. E allora, senza finti moralismi, e divieti di sosta davanti al piccolo schermo, la Società italiana di ostetricia e ginecologia, bandito ogni tabù, propone sì di continuare a parlare senza censura di questi temi, ma rispettando una sorta di decalogo, volto a trasmettere informazioni il più possibile aderenti a quella che è la realtà della vita sessuale.
Anche fiction come un Posto al sole, soap come Centovetrine, dovrebbero trasmettere messaggi chiari riguardo ad esempio all’uso del profilattico, grande assente nelle scene di sesso. E, infatti, diciamolo pure che di gravidanze indesiderate da padre ignoto le telenovelas abbondano.
Una sorta di codice di autoregolamentazione, quello proposto dalla Sigo che, se adottato da tutti i networks, farebbe dell’Italia una nazione all’avanguardia sull’informazione e l’educazione alla prevenzione delle malattie sessuali tra i giovani. Dal momento che fiction e reality sono seguitissimi dagli adolescenti. Come spiega Giorgio Vittori, presidente Sigo:
Se la sessualità viene affrontata in maniera superficiale o impropria si rischia di contribuire alla disinformazione dei nostri giovani e oggi ce n’è tanta: il 37% delle adolescenti la prima volta non utilizza nessuna protezione, e solo una su cinque si confronta con il medico sulla salute riproduttiva o la pianificazione familiare. Qualche tentativo di inserire messaggi educazionali in programmi cult si é già visto anche nella nostra tv, ma non sui temi della salute sessuale.
Ma cosa inserire in fiction e reality? Innanzitutto informazioni sulla prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale e delle gravidanze indesiderate: non che i protagonisti durante le scene di sesso debbano esplicitamente riferirsi al profilattico parlandone, ma anche una sua comparsa con una breve inquadratura sullo schermo sarebbe già di grande aiuto. Così come per la pillola, i controlli medici periodici e un‘educazione al maggior rispetto per il partner.