Gli incidenti stradali causano vittime di ogni età, in ogni luogo ed ogni ora. La sicurezza stradale ed il suo mantenimento diventano quindi un punto fermo per combattere questa mortalità diffusa non derivante da una patologia, ma da una scarsa attenzione per il prossimo e per il mezzo che si guida.
E’ per questo che in Germania, al summit del Forum internazionale dei Trasporti, WHO/ Europe ha lanciato un programma specifico, sostenuto dalla Comunità Europea, per debellare la piaga delle vittime da incidenti stradali. Parliamo di Decade of Action for Road Safety 2011–2020.
Si tratta di un progetto già largamente messo in atto nel resto del mondo, volto a sensibilizzare gli stati ed a insegnare loro come salvando le vite dei pedoni e dei ciclisti attraverso la messa in opera di particolari strumenti sia possibile al contempo salvare del denaro. Dare modo alle categorie suddette di potersi muovere lungo strade sicure, non solo da modo di risparmiare su eventuali risarcimenti, ma al contempo porta a una riduzione della mortalità totale pari al 30%. Un dato incredibile.
Come spiega la dott.ssa Zsuzsanna Jakab, direttrice di WHO per l’Europa:
Gli incidenti stradali stanno portando via le nostre generazioni più giovani e produttive, nonostante gli stessi si possano prevenire. Regolamentazioni ad hoc per la sicurezza stradale aiutano a creare una società più in salute e caratterizzata da benessere. La sicurezza nelle strade è una parte vitale delle stesse. I governi europei dovrebbero aumentare gli investimenti in misura da rendere il camminare ed il pedalare più sicuri, ed incoraggiare l’utilizzo di trasporto pubblico: si tratta di un ottimo modo di ridurre i costi economici ed umani.
Gli incidenti stradali rappresentano infatti una delle primarie cause di disabilità delle persone, con tutte le conseguenze che questa condizione arreca: a partire dagli oneri economici, fino allo sviluppo di tanti diversi tipi di patologie inficianti.
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