La carbossiterapia è una metodica utilizzata ormai da anni in diversi settori clinici (dermatologia, flebologia, cura delle ferite difficili e della cellulite) e di recente riscoperta come valida terapia antiaging per viso, collo, decolletè e smagliature. Il segreto di questo successo? L’anidride carbonica somministrata per via sottocutanea. Spiega il professor Cesare Brandi, responsabile scientifico degli studi sulla carbossiterapia e chirurgo plastico presso l’Università di Siena
“Il trattamento deve, però, essere eseguito da un medico e il gas somministrato da un’apparecchiatura certificata, come la nuova CDT Evolution, (approvata dal Ministero della Salute e certificata CE 0051) che permette di somministrare il gas in forma sterile e di rendere il trattamento indolore”.
Se alla carbossiterapia si associa anche la cosiddetta biorivitalizzazione (a base di polinucleotidi che fanno parte della struttura del DNA, vitamine e acido jaluronico) gli effetti vengono potenziati e durano di più. Sottolinea il dottor Guido Giacopelli esperto di medicina estetica e naturale
“L’integrazione delle due metodiche ha portato a degli ottimi risultati per ridefinire l’ovalizzazione del volto e il cedimento delle guance. Nella zona intradermica si inietta un cocktail di vitamine e acido jaluronico che aumenta l’attività dei fibroblasti e la popolazione cellulare. Il trattamento viene poi integrato con delle microiniezioni di anidride carbonica nel derma che, secondo quanto sostengono anche rigorosi studi scientifici, svolge una funzione antiaging, incentivando l’attività cellulare dei fibroblasti e agendo direttamente sulla struttura del derma”.
Gli specialisti consigliano di effettuare una seduta alla settimana, a ritmo alternato: una di mix di attivi, una di carbossiterapia, per un totale di otto trattamenti. Il costo per gli aminoacidi va dai 100 ai 150 euro, per la carbossiterapia 100/150 euro per area trattata. Le smagliature sono un inestetismo cutaneo che colpisce cosce, glutei, addome e seno. Le strie possono comparire a qualsiasi età, ma prediligono la pubertà e la gravidanza (ne è affetto il 50% delle donne).
Fino ad oggi, per questo problema non esistevano soluzioni realmente efficaci, ma la carbossiterapia si è dimostrata un valido aiuto. Come agisce? Nelle strie cutanee, sia di color rosso violaceo sia in quelle bianco-perlacee (di vecchia data) viene iniettato, con un ago sottilissimo il gas.
L’anidride carbonica (CO2), grazie al potente effetto vasodilatatore ripristina il corretto flusso di sangue nelle aree asfittiche. Ai tessuti arriva una maggiore quantità di ossigeno, le tossine vengono smaltite e la smagliatura diventa sempre meno visibile. Infine, la carbossiterapia riduce le adiposità localizzate e combatte l’insufficienza venosa. I tessuti si alterano e le scorie si accumulano formando edemi, noduli e buccia d’arancia. L’anidride carbonica inverte questo processo.
Iniettata localmente, vasodilata facendo scorrere nuovamente il sangue nei capillari, aumenta il drenaggio veno-linfatico e inizia la rottura delle cellule adipose. Il sangue scorre così più velocemente, i tessuti ricevono così più ossigeno, le tossine vengono smaltite e il gonfiore si riduce. (costo: 80 euro a seduta). Per info