I nei sospetti in genere sono facili da riconoscere perché presentano bordi irregolari, hanno un colore non omogeneo e tendono ad aumentare di dimensioni. Come sempre la prevenzione è l’arma più efficace per evitare rischi e contrastare i tumori cutanei, in primis il tanto temuto melanoma, la cui incidenza è cresciuta in modo vertiginoso in questi ultimi anni.
I nei o nevi sono macchie che si formano sulla pelle in seguito all’accumulazione dei melanociti, le cellule epiteliali deputate alla produzione della melanina. Di solito sono di colore marrone scuro, marrone chiaro, ma anche rosato o della stessa tinta della pelle e possono essere piatti o leggermente in rilievo, ma sempre di forma rotonda o ovale.
La maggior parte delle persone ha da 10 a 40 nei, ma si stima che circa il 10% ha almeno un neo dall’aspetto diverso dagli altri. Tali tipi di nevi vengono definiti dai dermatologi displastici perché possono evolvere più facilmente rispetto agli altri in melanoma, il più pericoloso tipo di cancro della pelle, nonché la principale causa di morte per malattia della pelle al mondo.
Come riconoscere i nei sospetti? I nevi che corrono un rischio maggiore di trasformarsi in melanoma, presentano caratteristiche ben precise e medici e specialisti ci insegnano a riconoscere quelli potenzialmente pericolosi con la regola dell’ABCDE, ovvero:
- A, come Asimmetria: i melanomi presentano evidenti asimmetrie sin dalla loro comparsa, mentre i nei sono generalmente regolari.
- B, come Bordi: i nevi maligni presentano bordi irregolari.
- C, come Colore: il melanoma è generalmente di colore non regolarmente distribuito.
- D, come Dimensioni: i nevi sono sospetti e da controllare quando aumentano gradualmente di dimensioni o superano i 5 mm.
- E, come Età: i melanomi tendono a comparire dopo i 18 anni.
Quando un neo presenta una o più delle caratteristiche appena menzionate, è necessario fare un controllo specialistico. Solo il dermatologo potrà valutare se è il caso di asportare il nevo o meno.
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