Il prurito che compare improvvisamente e che persiste nei giorni a volte può far davvero preoccupare. Alcuni giorni è meno fastidioso, ma certi giorni fa proprio impazzire. Alla visita dermatologica, la cute può apparire molto secca e disidratata, ma senza lesioni che possano giustificare il prurito, come orticaria, eritema, eczema, né altre manifestazioni caratteristiche di malattie dermatologiche (psoriasi, pitiriasi, herpes, lichen ecc.).
Sulle spalle, però, si possono notare alcune piccole escoriazioni, che vanno attentamente valutate: potrebbe infatti trattarsi di un’infezione da acaro della scabbia, un parassita che si annida in piccolissimi cunicoli scavati nella pelle, provocando un prurito insopportabile. In questo caso, fortunatamente, si tratta soltanto di semplici lesioni da grattamento. L’osservazione della cute, comunque, si estende fino alla testa e al cuoio capelluto è lì che si annida il temutissimo pidocchio, responsabile di un’infestazione molto pruriginosa, piuttosto rara tra le persone anziane, una vera e propria piaga della popolazione scolastica.
Escluse le malattie parassitarie della cute, il prurito diffuso potrebbe essere dovuto ad una reazione avversa a qualche farmaco, come aspirina e FANS. Certamente le allergie stagionali (pollini, graminacee. ecc) come quelle perenni (acaro della polvere, forfora del gatto. ecc…) sono spesso responsabili di forte prurito anche in assenza di vere e proprie lesioni cutanee. Normalmente però sono presenti anche altri sintomi, quali starnuti rinorrea e tosse.
Il prurito generalizzato, infatti può essere dovuto a malattie molto serie, come l’insufficienza renale cronica, l’ostruzione delle vie biliari (ittero), linfomi, leucemie ed anche diabete mellito, ipertiroidismo e molte neoplasie. Il meccanismo che scatena il prurito in queste patologie risulta essere molto complesso e ancora non del tutto conosciuto. E’ probabile che sia dovuto all’azione di sostanze tossiche (calcio, sali biliari, istamina) che si accumula nell’organismo.
Gli esami del sangue (emocromo, glicemia, enzimi epatici, creatina e urea) possono rivelane un leggero deterioramento della funzionalità renale. Sarà sufficiente aumentare l’apporto di acqua e idratare costantemente la cute per attenuare la sintomatologia pruriginosa. Non va, però, dimenticato che, a volte, non è possibile individuare una causa organica del prurito che, molto spesso, a scatenarlo, può essere una condizione di disagio psichico.