L’estate finalmente è arrivata, con il suo indiscusso protagonista: il sole.
Intorno all’esposizione ai suoi caldi raggi sono sorti nel corso dei secoli e si sono radicati luoghi comuni e tabù, difficili da estirpare ancora oggi nelle credenze popolari.
Intorno all’esposizione ai suoi caldi raggi sono sorti nel corso dei secoli e si sono radicati luoghi comuni e tabù, difficili da estirpare ancora oggi nelle credenze popolari.
Oggi cercheremo di far luce sulle verità “scottanti” della nostra stella preferita, rispondendo agli interrogativi più diffusi sul rapporto tra i raggi UVA e la nostra pelle.
Iniziamo con la prima domanda:
- Come fa il sole a “bruciare” l’epidermide?
Mentre state comodamente distesi sulla vostra sdraio, la luce ultravioletta penetra nella pelle, uccidendo le cellule che normalmente lavorano al rinnovo dello strato epidermico.
I raggi UVA sono quelli che riescono a penetrare più profondamente, ma a bruciare la pelle sono anche i raggi UVB. - Perchè la pelle esposta al sole diventa rossa?
Per riparare i danni e rimuovere le cellule morte, i vasi sanguigni si espandono e aumenta il flusso di sangue alle parti del corpo “bruciate”. Il sangue extra trasforma la pelle che diventa rossa e calda. - Cosa provoca il bruciore della pelle e il prurito nelle pelli scottate?
Le cellule danneggiate inviano messaggi al cervello, segnalando che sono ferite e attivando i recettori del dolore, il che rende la pelle sensibile al tocco. - Perché ci abbronziamo?
In risposta ai raggi UV che friggono letteralmente lo strato interno della pelle, il corpo produce più melanina, un pigmento che scurisce la pelle. Il pigmento assorbe la radiazione e protegge le cellule dai danni. La maggior parte delle persone non si abbronza dopo una sola giornata in spiaggia o in una sessione nella doccia solare, perché ci vuole tempo prima che l’organismo produca una maggior quantità di melanina. - Perché le persone con i capelli rossi non si abbronzano?
La melanina aiuta il corpo a filtrare i raggi UV, ma può anche essere nociva.
La feomelanina, il tipo di melanina che rende i capelli rossi e biondi e la pelle chiara, in realtà aumenta il rischio di danni dal sole, come ad esempio scottature e cancro della pelle. - Come funziona la protezione solare?
La più efficace protezione è costituita da creme solari che difendono sia dai raggi UVA sia dai raggi UVB.
Gli schermi protettivi assorbono chimicamente i raggi UV e li deviano, facendoli rimbalzare fuori dal corpo. - Il fattore di protezione 30 è due volte superiore e più efficace del fattore 15?
Non del tutto. Il fattore di protezione, prima dell’introduzione delle fasce, indicava quanto tempo rimaneva prima di scottarsi.
Il fattore di protezione due permette un tempo di esposizione superiore del doppio al tempo normale previsto affinchè la pelle reagisca al calore solare scottandosi.
Un fattore di protezione trenta, consente una protezione trenta volte maggiore di quella naturale, deviando del 97% i raggi solari, mentre il fattore quindici li deflette del 93%. - Perché abbiamo più probabilità di abbronzarci in spiaggia?
I raggi del sole sono in grado di riflettersi dalla sabbia e dall’acqua e anche dalla neve.
Inoltre, gli UV sono più intensi, nel periodo estivo, a mezzogiorno, ad altitudini più elevate e vicino all’equatore. Anche in un giorno grigio, fino all’80% dei raggi solari riesce a passare attraverso le nuvole e la nebbia. - Un po’ di rossore non fa mai male a nessuno, giusto?
Sbagliato. L’esposizione ai raggi UV può mutare le cellule e causare il cancro. Le vesciche scottate durante l’infanzia e l’adolescenza aumentano il rischio di sviluppare un cancro della pelle da adulti, perché il melanoma ha più tempo di svilupparsi nel corso della vita. Altri effetti negativi sono le rughe, il rischio di cataratta e macchie solari marroni. - Qual è il modo migliore per curare una scottatura?
Può trascorrere anche un giorno prima che si vedano i danni di un’eccessiva esposizione al sole.
Un’aspirina effervescente può ridurre, se assunta tempestivamente, lo sviluppo dell’ustione.
Bisogna bere molta acqua e sono molto utili i bagni freddi, le creme e gli oli a base di aloe vera e le pomate di idrocortisone.
Consultare il medico se la scottatura è accompagnata da mal di testa, brividi o febbre.