Ecologico, naturale al cento per cento, ipoallergenico: queste soltanto alcune delle qualità che si attribuiscono al mineral make up, il trucco minerale, che ciclicamente torna di moda ed esce dalle nicchie degli appassionati, per incontrare il favore di un pubblico più vasto. Diffuso negli Stati Uniti già dalla fine degli anni ’70, il trucco minerale vero e proprio è composto da polveri micronizzate: miscele di pigmenti minerali, soprattutto ossidi e sali minerali, ai quali si aggiungono generalmente altre sostanze che permettono di dare ai colori effetti particolari (come l’opalescenza e la brillantezza), oppure dall’azione trattante sulla pelle (lenitiva o seboregolatrice, per esempio), o altri ingredienti che migliorano la performance del prodotto finito, per esempio accrescendone l’adesività sulla cute o riducendo la dispersione delle polveri.
Quali sono le caratteristiche di un prodotto di trucco minerale? Ce lo spiega Lorenzo La Mattina, cosmetologo esperto di make up.
«Per quanto riguarda i pigmenti colorati, i minerali più utilizzati sono gli ossidi e i sali minerali complessi: gli ossidi di ferro, (più conosciuti come ocre) danno polveri rosse, gialle o nere a seconda del grado di idratazione del cristallo, il biossido di titanio, largamente utilizzato anche come colorante alimentare, è bianco, gli ultramarini -miscele di silicati- danno i blu (i lapislazzuli), i sali di manganese sono violetti, gli ossidi di cromo possono essere verdi scuri o chiari, tendenti al turchese»
Miscelati tra loro danno vita a una discreta gamma di colori che hanno tutti, però, la caratteristica di essere opachi e poco luminosi. Continua il cosmetologo
«Per ovviare all’effetto “terroso” di questi pigmenti e ottenere colori più brillanti e riflessi perlati, nell’ambito della miscela del prodotto per il trucco vengono inseriti anche altri ingredienti, sempre derivati dal mondo minerale. La mica, micronizzata e rivestita di coloranti e di biossido di titanio, consente di dare riflessi opalescenti alla polvere. Il caolino, per esempio, si utilizza come filler, per aiutare gli effetti ottici o la dispersione della polvere. Talvolta si trovano nelle formule anche il talco o il nitruro di boro, una sostanza minerale che ha effetti straordinari sul potere di scivolosità e di adesione alla pelle della polvere, ma si tratta di una moleca sintetica. E ancora possiamo citare lo stearato di alluminio o di zinco, sali organici che servono per aumentare e migliorare l’adesione alla pelle e il legamento delle polveri»
In linea teorica il mineral make up è un trucco completamente naturale. In pratica, però, bisogna fare i conti con il fatto che i minerali in natura raramente sono assolutamente puri. Di norma contengono impurità sgradevoli o sostanze inquinanti, spesso in percentuali superiori a quelle fissate dai regolamenti cosmetici per assicurare la sicurezza del prodotto. Esemplifica il dottor La Mattina
«Se usassi l’ossido minerale scavato da una pietra ne otterrei concentrazioni importanti, ma con una forte contaminazione di altre sostanze, come i metalli pesanti (nichel, mercurio, piombo, antimonio, arsenico eccetera), e dovrei quindi procedere alla purificazione dell’ossido. Per questo motivo è spesso più facile e soprattutto più sicuro ricostruire questi cristalli minerali per sintesi chimica. Si ottengono minerali puri e con concentrazioni di inquinanti bassissime, ben al di sotto di quelle prescritte dalla legge. Al problema della sicurezza dei materiali usati si aggiunga anche quello dei costi: la polvere di lapislazzuli micronizzata, per esempio, se ricavata effettivamente dal minerale avrebbe costi proibitivi per un prodotto di questo tipo. È vero però che nel make up minerale propriamente detto non si utilizzano conservanti, coloranti di sintesi, profumi e, in generale, sostanze di altra natura, come cere, oli o esteri»
Il make up minerale è generalmente ben tollerato da ogni tipo di pelle. Spiega Alessandra Maria Cantù, dermatologa a Milano
«Queste formulazioni sono prive di oli minerali e non contengono profumi e conservanti, non sono comedogeni e hanno un’elevata tollerabilità. Se ben formulati non occludono i pori e lasciano respirare la pelle. Questo make up è adatto in particolare alle pelli miste e grasse, grazie alla presenza di polveri come il caolino, che aiutano a eliminare l’effetto lucido. Inoltre, spesso questi prodotti contengono sostanze trattanti, come lo zinco, dall’azione seboregolatrice, il magnesio, che aiuta a prevenire la disidratazione, il rame , dalle proprietà lenitive e riparatici. Il vantaggio di queste polveri è che danno un risultato molto naturale e un effetto che dura a lungo, evitando la formazione di zone lucide antiestetiche. È meno adatto, invece a pelli molto secche, che possono trovare maggiore confort utilizzando un fondotinta tradizionale fluido o in crema»
Il trucco minerale è un’opportunità interessante per chi desidera utilizzare prodotti naturali. Ma attenzione alle etichette. Può capitare che dietro alla parola “minerali” inserita nel nome del prodotto ci siano in realtà formulazioni che contengono anche ingredienti organici e in percentuali importanti. Nulla di male, per carità, sono sicuri quanto quelli “naturali” e sono perfettamente a norma di legge. Chi predilige prodotti con ingredienti soltanto naturali deve pertanto verificare sull’etichetta l’eventuale presenza di componenti di sintesi, così da poter fare una scelta consapevole.
Fonte http://www.consumercare.bayer.it/ebbsc/export/sites/cc_it_internet/it/Sapere_and_Salute/articoli/Ottobre_2009/02_Bellezza.pdf