I disturbi del sonno? L’ennesimo effetto collaterale negativo dell’uso ed abuso di alcol. Bere in maniera smodata, sballa e porta ad un’eccessiva sonnolenza. In effetti, per qualcuno, il “bicchierino” è anche visto come un modo per addormentarsi meglio e prima. Purtroppo quello che non si prende in considerazione è l’effetto di tale sostanza nella seconda parte del sonno, quella dopo l’addormentamento, profonda, che dovrebbe riposare, dare un ristoro alla mente e al corpo.
I rischi di questa pratica sono infatti numerosi: lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Alcoholism: Clinical & Experimental Research realizzato da un gruppo di psichiatri e neurologi dell’Università del Michigan (USA). Lo studio ha coinvolto 93 persone adulte (20 anni l’età media) di entrambe i sessi, un terzo dei quali con precedenti di alcolismo. Divisi in due gruppi, ad alcuni è stato dato del placebo prima di andare a dormire, mentre gli altri hanno bevuto una sostanza alcolica. A quel punto si è monitorato il sonno di tutti. Ha spiegato il dott. J. Todd Arnedt curatore dell’indagine:
“L’alcol ha indotto un aumento del sonno ma ne ha disturbato la qualità: più nelle donne che negli uomini. Tale risultato ne conferma altri di studi precedenti: bere tanto provoca un sonno iniziale molto profondo che si interrompe a metà notte, aumentando le ore di veglia, l’insonnia”.
Con tutti i risvolti negativi conseguenti. La notizia è del week end ed ha coinciso anche con alcuni dati presentati dal nostro Ministero della Salute: negli ultimi quindici anni il numero di ragazzine che abusano di alcolici è triplicato (anche tra i maschi i dati sono molto in aumento!). Il fenomeno del Binge Drinking, cioè del bere fino ad ubriacarsi e fuori dai pasti, tipico dell’Europa del Nord è diventato anche italiano. Purtroppo. Lo studio presentato dal Ministero ha evidenziato anche le motivazioni: si beve per divertirsi, perché gli altri lo fanno, perché ci si sente più grandi….. I genitori (come me) devono valutare attentamente queste affermazioni, che non sono passeggere, tipiche dell’età, ma sintomo di un malessere generale che non può che alterare in modo errato la visione della vita attraverso l’alcool. Attenzione dunque!
Nel frattempo in nostro supporto, il Ministro Ferruccio Fazio ha annunciato l’attuazione di interventi “gender oriented” che tengano conto della specificità del caso. L’alcol può portare a cirrosi epatica, incidenti stradali, aumento del rischio oncologico e soprattutto dell’incidenza del tumore al seno…oltre che disturbi del sonno.
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[Fonte: Ministero Salute, La Stampa]