La Food and Drug Administration ha dato il via libera all’uso del Granisetron contro la nausea ed il vomito indotti dalla radioterapia e dalla chemioterapia. Questo farmaco, utile per via della sua durata, non è però nuovo al mercato degli antiemetici.
Il Granisetron è da tempo infatti usato anche nel nostro paese proprio per combattere questo particolare stato di malessere che un malato può provare dopo le terapie antitumorali ed in seguito ad un’operazione chirurgica. Basta recarsi sul sito dell’Aifa per constatare che il medicinale rientra tra quelli autorizzati nel nostro paese. La particolarità più interessante di questo farmaco è che il suo effetto dura circa 5 giorni, molto di più rispetto le classiche 48 ore di altri già in uso della stessa categoria di appartenenza. Proprio per l’importanza del suo effetto questo medicinale, conosciuto anche sotto il nome di Kytril, è inserito in fascia A ed erogato gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale sotto prescrizione medica.
La nausea ed il vomito sono le principali conseguenze di un trattamento chemioterapico o radioterapico ed uno degli effetti collaterali più difficili da tollerare per i pazienti. Questo farmaco è in grado di migliorare sensibilmente la loro reazione agli stessi. Le 3 dosi devono essere infuse lentamente per via endovenosa o flebo e la prima inoculazione deve avere luogo 30 minuti prima dell’inizio dei trattamenti.
Non è la prima volta che un medicinale trova prima commercializzazione all’estero ed in seguito il via libera della Food and Drug Administration. Tecnicamente parliamo di un antagonista del recettore 5-HT3, che agendo sullo stesso consente di tenere sotto controllo sia gli attacchi acuti di nausea che quelli che possono presentarsi ore dopo la terapia eseguita. Il via libera americano è avvenuto dopo ben 3 trial clinici su più di 2500 persone affette da cancro e sottoposte a radioterapia e chemioterapia: essi hanno dimostrato la sua efficacia e la sua sicurezza. Gli effetti collaterali dell’assunzione di Granisetron riguardano la motilità intestinale: il più comune presentatosi ha riguardato dei casi di stipsi severa necessitante di monitoraggio.
Fonte | CancerTherapyAdvisor
Photo Credits | VGstockstudio / Shutterstock.com