Si può prendere il lasix in gravidanza? Il furosemide è uno dei farmaci diuretici più diffusi in tutto il mondo, le cui indicazioni d’uso lo rendono utilizzabile per la cura accessoria di diverse patologie. Scopriamo insieme se si può assumere senza problemi nel corso della gestazione.
Di solito viene utilizzato per il trattamento dello scompenso cardiaco e in casi specifici di nefropatia cronica. E’ molto spesso utilizzato per combattere la ritenzione idrica nelle persone che iniziano a manifestare gonfiore alle gambe e pressione arteriosa alta. Si tratta di un farmaco utile ma non per questo privo di effetti colaterali: può infatti causare dell’alcalosi metabolica e ipocalcemia e questo sia nella donna in gestazione sia nel feto.
La sua emivita è di circa un’ora e passa la barriera placentare: fattore questo di cui tenere da conto.
Lasix nel primo trimestre
Sottolineando che deve essere lo specialista a prescriverlo alla donna in gravidanza, per ciò che riguarda il primo trimestre della gestazione, gli studi disponibili sugli esseri umani non hanno evidenziato la crescita del numero di anomalie congenite nei neonati le cui madri hanno assunto furosemide. Va detto che il campione è comunque limitato.
Lasix nel secondo e terzo trimestre
Rispetto a ciò che è stato registrato nel corso del primo trimestre, nei restanti dei mesi di gravidanza vi sono state delle segnalazioni in merito ad effetti ototossici derivanti dall’assunzione del lasix, soprattutto associato ad antibiotici aminoglicosidici e di polidramnios.
Il furosemide è particolarmente controndicato con l’avvicinarsi del parto. Esso può causare inerzia uterina, un ritardo nell’espulsione del meconio neonatale e una persistenza del dotto arterioso che possono causare, specialmente nei bambini nati prematuri, un distress respiratorio. Tra gli effetti collaterali registrati sul bambino sono segnalate anche alterazioni degli elettroliti e della bilirubina del feto prima e del neonato poi.
Il lasix passa attraverso il latte materno. Gli effetti segnalati sul bambino sono comunque scarsi. Non di meno è sconsigliato l’allattamento al seno quando la donna è sotto questo tipo di terapia.
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