La gastroenterite nei bambini può essere prevenuta attraverso un vaccino appositamente creato per combattere il rotavirus. Non molti ne sono coscienti: eppure dal 2006 è disponibile un preparato orale per evitare che i più piccoli possano soffrire di questa patologia.
Nonostante i mezzi a disposizione il nostro paese appare ancora indietro per ciò che concerne la prevenzione delle gastrointeriti. Esse possono essere causate dall’agente patogeno sopra indicato,ma anche dal norovirus e dal lostridium difficile. La scienza si sta muovendo al fine di preservare l’organismo anche da questi ultimi, sia attraverso nuovi vaccini che con la messa a punto di nuove terapie: proprio in questi giorni i maggiori esperti ne stano discutendo a Firenze ed a Lipsia al fine di mettere a punto una strategia il più possibile funzionante contro questa scomoda malattia. E se nel nostro paese possiamo comunque contare su delle strutture sanitarie adeguate in grado di affrontare il problema, nel resto del mondo non tutti sono così fortunati: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono circa mezzo milione i decessi che avvengono ogni anno a causa delle gastroenteriti.
Bisogna fare attenzione e non confonderla con l’influenza intestinale: sono due malattie diverse. La gastroenterite virale è infatti un’infezione che colpisce stomaco ed intestino e che a seconda del tipo di virus predilige i bambini o gli adulti. Quest’ultimi, ad esempio, sono piùn soggetti a infezioni causate dalla salmonella o dal clostridium difficile. Sul vaccino orale a disposizione in Europa e negli Stati Uniti, gli esperti sono tutti d’accordo:
Il vaccino contro il Rotavirus dovrebbe essere raccomandato a tutti, come anche sottolineato nel Calendario per la vita condiviso da alcune Società Scientifiche italiane e come sottolineato dalle linee guida internazionali. E soprattutto per quei bambini che vanno all’asilo molto presto, per le categorie a rischio come nel caso dei bambini prematuri o per chi, per esempio, è costretto a fare molte visite in ospedale.
Tra le cause della “ dimenticanza” italiana vi è la mancanza di indicazione da parte dei pediatri e la non gratuiticità del composto. Forse per il bene dei più piccoli almeno, sarebbe il caso di informarsi e cambiare.
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