Un tempo si diceva alle future madri di mangiare carne rossa e cibi salati per avere un figlio maschio e verdure, pesce e dolci per avere una femmina. Ma avevano ragione le nostre nonne a darci questi consigli? Ha provato a risolvere il mistero una ricerca condotta in Sud-Africa dalla biologa Elissa Cameron dell’Università di Pretoria.
La dottoressa Cameron ha alterato i livelli di zucchero nel sangue di cavie da laboratorio durante il periodo precedente all’accoppiamento mediante la somministrazione di acqua contenente uno steroide in grado di inibire l’assorbimento di glucosio. Dal confronto tra la progenie di queste cavie con quella di cavie alle quali era stata somministrata acqua semplice è emerso che il maggior numero di nati femmine provenivano dagli esemplari che presentavano un livello più basso di zucchero nel sangue. I dati sembrerebbero quindi contraddire la vecchia saggezza popolare secondo la quale mangiare più dolci durante avrebbe portato di sicuro alla nascita di una bimba.
Tanto più che essi vengono confermati da uno studio precedente che, analizzando la progenie di cavie di laboratorio diabetiche , aveva già permesso di giungere alla conclusione che i topi con un alto livello di zucchero nel sangue partorivano più maschi. Non è ancora noto però in che modo un abbassamento di zucchero nel sangue possa incrementare il numero di nati femmine. Il dato realmente sorprendente però è che la stessa dottoressa Cameron ritiene che le nostre nonne non avessero del tutto torto nonostante i risulati della sua ricerca sembrerebbero contraddirle: infatti se è vero che i dolci innalzano notevolmente il livello di zuccheri nel sangue ciò avviene per un periodo di tempo limitato al quale segue un drastico crollo del glucosio, mentre lo stesso non si può dire per la carne rossa che ha il potere di innalzare il livello degli zuccheri nel sangue per un periodo di tempo più ampio e quindi in maniera più stabile.