Si è parlato anche di obesità durante il quarto incontro di ‘Donne che Sanno’ dal titolo Sapere su genetica, stili di vita e prevenzione dei tumori promosso da Fondo Mario e Paola Condorelli e da L’Altra Napoli. L’incontro si è svolto alla presenza di moltissimi esperti, tra cui Elio Riboli uno degli epidemiologi più importanti al mondo sul tema delle malattie tumorali, direttore della Scuola di Sanità Pubblica e docente di Epidemiologia del Cancro presso l’Imperial College di Londra nonché Coordinatore del Corso di Perfezionamento in Epidemiologia per la Ricerca Clinica Università Humanitas di Milano.
Si è parlato di obesità e dell’importanza della prevenzione. L’esperto ha affermato:
Nel mondo c’è un’epidemia di obesità, in rapida diffusione, se si pensa che i 500 milioni di obesi registrati negli anni Ottanta oggi sono un miliardo e mezzo, con tutte le patologie che si accompagnano a questo stato. In aggiunta, l’obesità si è globalizzata: in Medio Oriente è grave, ma la stessa gravità è riscontrata negli Stati Uniti e in sud Africa
I rischi per chi soffre di questo disturbo sono altissimi:
Sull’80% delle cause di morte da sovrappeso e obesità, con patologie connesse, si potrebbe intervenire soltanto modificando gli stili di vita. I costi derivanti dalla necessità di intervenire da parte del Sistema sanitario sono giganteschi: nel 2025 si calcola che saranno pari a due o tre trilioni di dollari annui, in pratica il Pil di 104 nazioni del mondo. Controllo del peso corporeo, attività fisica e una sana alimentazione, oltre alla rinuncia al fumo e a un uso moderato dell’alcol, restano i pilastri alla base della prevenzione dei tumori
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