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Arriva l’ora solare: attenti a mal di testa e senso di stanchezza

 Ci risiamo, nel week end, nella notte tra sabato e domenica , le lancette dei nostri orologi dovranno tornare indietro di 60 minuti. E’ infatti arrivato il momento del ritorno all’ora solare che ci abbandonerà solo a Primavera, il 25 Marzo. In tutto ciò c’è un’amara buona notizia: dormiremo un’ora in più in quel fine settimana. Amara perché comporta conseguenze spiacevoli il nostro benessere psico-fisico. Benché sembri un minimo cambiamento, per il nostro organismo rappresenta invece uno scoglio bello e buono da superare, certo non per tutti, ma comunque per una discreta fetta di popolazione.

Stanchezza, debolezza muscolare, insonnia, mal di testa e difficoltà di concentrazione tenderanno a dominare la giornata di domenica di molti italiani e per alcuni la cosa si protrarrà per qualche giorno. Questo perché si altera l’orologio biologico interno, e c’è bisogno di sincronizzarlo nuovamente all’interno dei fisiologici ritmi circadiani. Insomma, non a caso il passaggio all’ora solare conduce a quella che viene definita come Sindrome del Jet Lag da cuscino!

Cosa fare allora? Con piccole accortezze il disturbo si può risolvere rapidamente se non addirittura prevenire. La parola d’ordine è gradualità, lasciandosi coccolare prima di tutto dall’ora di sonno in più ed andare a dormire presto. Soprattutto nei primi giorni vanno evitate le attività intense la mattina presto; è importante fare cene leggere la sera, accompagnando i momenti prima del sonno con una camomilla o una tisana rilassante e se la stanchezza ed il mal di testa non passano subito, cercate di avere pazienza e di non stressare ulteriormente il vostro organismo.

Il passaggio all’ora solare, rispetto a quella legale infatti ha ulteriori punti a suo sfavore: le giornate cominciano ad accorciarsi, il buio arriva prima e diminuiscono le ore di sole e luce, fondamentale per il tono dell’umore in molte persone. Arriva anche il freddo e si tende ad isolarsi in casa. Per alcune persone addirittura questo periodo rappresenta un vero e proprio rischio di incappare in una depressione latente o di sviluppare il cosiddetto disturbo affettivo stagionale. In questi casi ovviamente la pazienza e la camomilla non bastano, occorre rivolgersi ad un medico specialista.