La contraccezione femminile può essere “costruita” attorno alle esigenze della donna. Il miglior modo per farlo è ovviamente quello di creare una pillola che sia in grado di favorirne il benessere e la protezione da gravidanze indesiderate. In tal senso Zoely rappresenta una novità: si tratta del primo contraccettivo orale monofasico basato su due ormoni steroidei presenti naturalmente nell’organismo. Scopriamo insieme cosa ne pensano di lei esperti del settore.
Gli ormoni sui quali questa pillola anticoncezionale è basata sono il 17 ß-estradiolo, un estrogeno dotato di una struttura identica a quello prodotto naturalmente dalle ovaie nel corso del ciclo mestruale, ed il nomegestrolo acetato, un progestinico utilizzato da tempo in medicina per curare i disturbi del ciclo. Tutto questo si traduce non solo in un effetto anticoncezionale, ma anche in uno esclusivamente protettivo: Zoely, a livello farmacologico, viene addirittura indicata come terapia per la protezione endometriale nella donna in menopausa.
L’azione è pari a quella delle altre pillole: l’ovulazione viene bloccata, il muco cervicale viene alterato e l’endometrio si assottiglia. Sebbene i farmaci contraccettivi di ultima generazione non rappresentino più una fonte di problemi per le donne, nel nostro paese solo il 14,2 % di loro sceglie di utilizzare la pillola come protezione dalle gravidanze. Una percentuale irrisoria se confrontata con quella del Portogallo pari al 58,9% . Questo dato va letto nell’ottica del fatto che per le donne italiane, secondo una recente indagine Doxa, il problema maggiore consisterebbe nel dovere affrontare una visita ginecologica prima della prescrizione.
Ciò che rassicura le giovani, commenta Rossella Nappi, professore associato della Sezione di Clinica Ostetrica e Ginecologica IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, è la possibilità di poter usufruire di prodotti semplici e naturali che permettano alle stesse di “scegliere con serenità la contraccezione più in linea con l’equilibrio della propria femminilità in tutte le fasi della vita fertile”.
In particolare, per ciò che riguarda Zoely, a fare la differenza è l’effetto generalizzato che la stessa ha sull’organismo di chi l’assume, come precisa la dott.ssa Chiara Benedetto, professore ordinario e direttore del Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche dell’Università di Torino.
Nel corso degli anni il principale obiettivo dell’evoluzione farmacologica della pillola contraccettiva è stato, da un lato, quello di diminuire gli effetti collaterali e i possibili rischi, dall’altro, di migliorare il controllo del sanguinamento uterino. Mentre per la componente estrogenica, l’utilizzo dell’estrogeno naturale in forma micronizzata ha consentito di ridurre l’impatto metabolico, epatico e vascolare rispetto all’etinilestradiolo, per quella progestinica, si è cercato di ridurre l’effetto androgenico dei progestinici di sintesi.
Zoely è una pillola di ultima generazione e come tale risponde meglio alle esigenze di una donna in età fertile che necessita di proteggersi da concepimenti non programmati ed al contempo stare bene in salute.
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