Uno stato doloroso o uno stato infettivo o infiammatorio nel cavo orale della futura mamma sono elementi che non devono essere sottovalutati da chi è in dolce attesa.
Durante la gravidanza, infatti, è possibile che le patologie del cavo orale aumentino e per tale motivo una regolare e corretta igiene è assolutamente indispensabile.
Per evitare le urgenze è importante, qualora si stia pianificando una gravidanza, che la donna proceda per tempo con i controlli odontoiatrici di routine, in modo da affrontare il tutto con un cavo orale in perfetta salute. Nella routine, in assenza di urgenze, è assolutamente consigliato alle donne in stato interessante la programmazione di una seduta di igiene professionale ogni 3/4 mesi e dal quarto mese iniziare la somministrazione di 1 mg di fluoro al giorno.
Nel caso in cui vi sia la necessità di ricorrere a terapie o cure farmacologiche per problematiche legate al cavo orale, è importante ricordare che esistono terapie il cui uso non è controindicato in gravidanza e grazie ad esse è possibile affrontare la situazione con totale serenità e tranquillità.
Come cambia il cavo orale in gravidanza?
Spesso le future mamme, durante la gravidanza, mangiano più di frequente e, capita, che prestino meno attenzione alla cura dei denti. Nel lungo periodo, la stasi di residui alimentari a seguito della mancata pulizia del cavo orale, potrebbe far aumentare l’ambiente acido in bocca e causare così dolore o infiammazioni. Talvolta in gravidanza si presenta il reflusso gastroesofageo anch’esso responsabile di un aumento dell’acidità della bocca che favorisce l’azione della placca batterica.
Questo aumenta la probabilità del presentarsi di carie. Anche le gengive, come la salivazione, subiscono modificazioni temporanee con l’aumentare degli ormoni presenti nel corpo femminile durante la gestazione. Per questo è bene sapere che potrebbero essere più frequenti sanguinamenti gengivali.
Quali problematiche della bocca possono presentarsi in gravidanza?
Una di queste è la malattia parodontale, dalle forme lievi di gengiviti fino alle forme più gravi di tasche parodontali o piorrea. Capita che possano presentarsi anche le epulidi gravidiche, ovvero delle escrescenze gengivali di colore rosso-bluastro; si tratta di neoformazioni benigne provocate da modifiche ormonali. È più probabile ma non esclusivo che si presentino laddove ci sono otturazioni, carie o capsule.
Quando recarsi dal dentista durante la gravidanza?
A meno che non sia il ginecologo a sconsigliare di sottoporsi a controlli per la cura dei denti, non vi è alcuna controindicazione nel farlo. Infatti uno stato doloroso acuto o uno stato infettivo nel cavo orale della futura mamma possono essere più pericolosi per la salute della donna e del feto di qualsiasi terapia effettuata.
Possono essere fatti interventi in urgenza?
Una terapia urgente, se necessaria, può essere effettuata nel secondo trimestre della gravidanza, per evitare possibili complicanze al nascituro.
Come comportarsi con i farmaci?
In gravidanza può essere necessaria la somministrazione di farmaci e per ottenere lo stesso effetto è spesso richiesto un dosaggio maggiore. Se possibile è meglio evitare la somministrazione nelle prime 12 settimane. I farmaci da preferire tra gli antibiotici sono le penicilline mentre per le donne allergiche alle penicilline vanno bene le cefalosporine e i macrolidi. Tra gli analgesici meglio optare per il paracetamolo.