Quante volte, in mancanza di spazzolino, vi sarete massaggiati i denti con tanto di dito e dentifricio? Ebbene, sembra che questa pratica non sia poi così inutile, e che aumenti del 400% la protezione dalle carie. A sostenerlo è una ricerca condotta dall’Accademia Sahlgrenska dell’Università di Goteborg e pubblicato sulla rivista “Acta Odontologica Scandinavia”.
Secondo gli esperti, infatti, massaggiare i denti con il dentifricio dopo il pranzo può consente di conservare più a lungo il fluoro sulla placca dei denti. Come ha spiegato Anna Nordstrom, ricercatrice all’istituto svedese:
Strofinare il dentifricio sui denti con un dito può essere un metodo altrettanto efficace di lavare i denti con uno spazzolino e un dentifricio con una quantità di fluoro 3 volte superiore a quello standard. Ma questo metodo non deve sostituire la spazzolatura tradizionale, vale a dire l’utilizzo dello spazzolino con un dentifricio al fluoro la mattina e la sera.
La ricerca avviata per verificare all’uso del dentifricio sull’igiene orale, ha preso le mosse dal lancio sul mercato (8 anni fa) di una pasta dentifricia con un contenuto triplo di fluoro rispetto a quegli standard. Disponibile senza prescrizione medica, il dentifricio si rivolgeva principalmente alle persone con un elevato rischio di carie.
Dai risultati ottenuti è emerso come il dentifricio potenziato avesse quadruplicato la protezione contro le carie rispetto a quelli comunemente usati 2 volte al giorno, tuttavia un risultato simile è stato raggiunto anche utilizzando il metodo del massaggio con un dentifricio normale, poiché questa pratica permette di conservare più a lungo il fluoro sulla placca dei denti, assicurando così una corretta igiene orale.
Certamente, la notizia farà piacere a chi dopo pranzo, non avendo molta voglia di sfoderare lo spazzolino per lavarsi i denti, è solito rimandare l’appuntamento la sera. Come ha precisato la ricercatrice però, massaggiare i denti con il dentifricio non può sostituire la pulizia quotidiana con lo spazzolino, meglio se elettrico, poiché è più efficace nel rimuovere la placca.
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