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Curare i denti sensibili con le nanosfere

Se siete tra i milioni di persone ai quali basta bere una bevana o un alimento caldo e/o freddo per scatenare una ventata di dolore a denti e gengive, ecco subito una buona notizia: i ri­cercatori dell’università di Leeds hanno messo a punto delle nanosfere di un particolare materiale ceramico, l’ idrossiapa­tite, in grado di riempire nei denti i ‘buchi’ responsabili di que­sto fastidioso disturbo.

 L’ipersensibilità dei denti al caldo e al freddo insorge quando rimane scoperto lo strato più profondo della dentina, attraversata da migliaia di piccoli canali pieni di fluido, che si irradiano dalle terminazioni nervose al centro del dente. Il calore di alcune sostanze chimiche e lo sfregamento possono provocare il movimento del fluido in questi canali, col­pendo le terminazioni nervose e provocando il dolore.

Se però questi canali sono totalmente o parzialmente bloccati, il flusso viene ridotto, arrestando il dolore. Fino a questo momento, l’unica cura costituita dalla preven­zione, con un’accurata igiene orale e con l’uso di particolari dentifrici e colluttori al fluoro che stimola la remineralizza­zione  della dentina. Ora invece i ricercatori di Leeds hanno scoperto che la particella che meglio riesce a riempire questi canali è una nanosfera.

Finora ne sono state utilizzate alcune al silice, ma il prossimo passo sarà quello di sintetizzare na­nosfere di idrossiapatite, materiale già largamente usato dai medici per gli innesti di ossa o il rivestimento dei denti. Le particelle di idrossiapatite ad un determinato Ph (ossia grado di acidità) diventano infatti più piccole e di forma tondeggiante, e quindi perfette per insinuarsi nei sottili canali del dente.