Troppo spesso ci dimentichiamo della salute degli occhi. In realtà se non si hanno problemi alla vista ben evidenti è raro che ci si rivolga ad un oculista. Eppure è sbagliato perché questo professionista oltre a valutare se vi siano patologie silenti, può dare importanti consigli per la prevenzione. Bastano pochi e semplici gesti per mantenere una vista sana molto a lungo. Ecco una lista.
1. Visita oculistica
Andare con regolarità dall’oculista è il primo semplice passo: a seconda delle età servono delle tempistiche diverse. Il primo approccio va fatto entro l’anno di vita e poi prima della scolarizzazione (in realtà molti disturbi della vista nei bambini si evidenziano proprio tra la prima e la seconda elementare). Poi se non ci sono problemi di sorta e non c’è familiarità con patologie dell’occhio ereditarie come il glaucoma può bastare un controllo ogni 2-3 anni. Dopo i 40 anni è opportuna anche una visita oculistica ogni 12-24 mesi. In tal caso si cerca sono utili per prevenire o fare una diagnosi precoce di malattie degli occhi legate all’età come la cataratta e la degenerazione maculare. E’ importante fornire all’oculista la propria anamnesi dettagliata perché alcune malattie come l’’ipertensione, malattie della tiroide e il diabete sono spesso correlate a disturbi della vista.
2. I cibi migliori per la salute degli occhi
Lo sanno in molti, ma non tutti lo mettono in pratica: mangiare carote fa bene alla vista, grazie alla grande quantità di vitamina A contenuta, ma anche verdure a foglia verde scuro come gli spinaci, i cavoli, i cavolini di Bruxelles ed i rinomati frutti di bosco, mirtilli e more in primis, ricchi di luteina (protettiva per la degenerazione maculare senile) sono salutari per gli occhi. Da non dimenticare anche gli alimenti ricchi di Omega3 come le noci ed il pesce o quelli ricchi di zinco (fagioli, piselli, arachidi, ostriche, carne rossa magra e pollame).
3. Far riposare gli occhi
Se si lavora al computer tutto il giorno (o comunque davanti ad un monitor) è opportuno seguire la semplice regola del 20/20/20. Che significa? Ogni 20 minuti bisogna fermarsi e volgere lo sguardo ad una distanza equivalente ai 20 metri per almeno 20 secondi. E’ una vera e propria ginnastica oculare utile a non bloccare la messa a fuoco sempre alla medesima distanza. Più in generale lo schermo deve trovarsi a circa 25 centimetri dagli occhi, leggermente più in basso. Non si devono avere luci riflesse di fronte (ovvero una finestra o una lampada puntata verso di voi) mentre si lavora al pc. Da non dimenticare: quando si legge o si lavora o gioca, insomma in un qualunque contesto in cui si è concentrati si tende a battere meno le ciglia (addirittura la metà delle volte rispetto alla norma). Questo inibisce l’umidificazione fisiologica dell’occhio che quindi tende ad irritarsi con maggiore facilità. Un motivo in più per riposare ogni tanto lo sguardo.
4. Indossare gli occhiali da sole
Gli occhi vanno protetti dai raggi solari UV esattamente come la pelle: grazie all’uso costante degli occhiali da sole (anche se il tempo è nuvoloso). Le radiazioni ultraviolette alla lunga possono favorire l’insorgenza di cataratta, degenerazione maculare, ustione della cornea ed addirittura tumore agli occhi. Per scegliere i giusti occhiali da sole affidarsi ad un negoziante di fiducia e verificare che sulle lenti ci sia lo schermo per i raggi UV (è scritto sulle etichette): non si tratta necessariamente di occhiali costosi. Lo stesso vale anche per i bambini.
5. Quando rivolgersi all’oculista
Se gli occhi diventano rossi o bruciano, si può provare a lenire il fastidio inizialmente con impacchi di acqua fredda (o camomilla) oppure con colliri o liquido antistaminico. Se però il disturbo non passa, si sviluppano anomale secrezioni, gli occhi si gonfiano o fanno male, c’è fastidio con la luce è il caso di rivolgersi ad un oculista. Lo stesso se subentra qualunque disturbo della vista (come macchie scure o lampi di luce).
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Fonte: Thinkstock