Obbligo vaccinale covid necessario per i bambini? È una domanda questa che inizia a essere necessario porsi, anche se si ha l’impressione che la pandemia stia scomparendo. Purtroppo non è così e la protezione dei più piccoli deve essere adeguatamente pensata, soprattutto in merito agli strascichi che il virus può lasciare.
Covid e vaccinazione dei bambini
Dopo due anni di pandemia vi sono ancora persone che prendono sottogamba la portata dell’effetto del coronavirus sulla popolazione, non solo ignorando le vittime ma anche problematiche come il long covid, che possono portare complicazioni anche a chi lo avuto in forma leggera. Non diagnosticare i problemi perché non si eseguono check up non equivale a mancanza di problemi e questo è un assunto da non dimenticare.
Soprattutto quando gli ospedali pediatrici mostrano un numero sempre maggiore di ricoverati per le conseguenze del virus. Il vaccino contro il covid rimane ancora l’arma più potente che abbiamo contro questo agente patogeno e i dati relativi alle vaccinazioni dei più piccoli sono molto lacunosi rispetto a quello che ci si aspettava. Parlando con AdnKronos Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria della Libera università Ludes di Malta commenta i dati laconici provenienti dalle somministrazioni giornaliere sottolineando come lo scarso numero di bambini vaccinati sia destinato a scendere ancora con conseguenze per la loro salute.
Più piccoli la fascia meno vaccinata
In particolare nota come la fascia di età tra i 5 e gli 11 anni, quella che teoricamente proprio per l’età dei bambini può essere considerata la più promiscua e a rischio, è formata dal 63% di non vaccinati. E spiega:
Questi bambini hanno un’alta socializzazione, basti pensare alla frequenza delle aule scolastiche e allo spostamento di 20 milioni di persone all’ingresso della scuola e 20 milioni all’uscita. Si trovano a essere vulnerabili in un contesto sociale di persone quasi totalmente protette. Mi domando perché i genitori sono vaccinati quasi al 90% e non hanno fatto immunizzare i figli.
Una domanda più che lecita e sulla quale si potrebbe intervenire prima di tutto indagando sulle cause e poi, sottolinea, pensando a un possibile obbligo vaccinale per questa fascia di età. C’è da chiedersi se anche gli adulti vaccinati si siano convinti che la pandemia di coronavirus, nonostante le dichiarazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, sia davvero finita.
La realtà dei fatti è ben diversa e soprattutto questo autunno, a meno del presentarsi di una variante nuova (cosa che si spera non accada) ci si dovrà aspettare una possibile quarta ondata alla quale si dovrà cercare di essere preparati. Perché quindi non proteggere adeguatamente i bambini?