Si parla spesso di come i genitori influiscano sul sovrappeso dei bambini, magari con scelte alimentari sbagliate prima, durante e dopo la gravidanza, oppure permettendo ai figli di comprare ed ingurgitare troppi cibi spazzatura e non stimolando l’attività fisica durante l’infanzia. Anche il peso ovviamente fa la sua parte e sicuramente un genitore che ha molti chili in più e mangia in modo poco sano non dà ai figli il buon esempio. E’ anche vero però che tutti gli eccessi sono sbagliati e controproducenti, ad esempio se un genitore è eccessivamente magro e sottopeso, fissato con la linea al punto da adottare uno stile di vita troppo salutista, può influenzare i figli e trasmettergli l’abitudine a considerare normale ed anzi un modello da seguire la magrezza eccessiva.
C’è poi da considerare, come per l’obesità, anche il fattore genetica finora trascurato e di cui parla un recente studio condotto in merito da un’équipe di ricercatori afferente allo University College of London, pubblicato ieri sulla rivista di divulgazione scientifica Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine.
I ricercatori, per giungere alla conclusione che il peso dei genitori influisce enormemente su quello dei figli, hanno utilizzato i dati provenienti dall’Health Survey for England, un archivio di informazioni aggiornato periodicamente sullo stato di salute della popolazione. Nello specifico sono stati analizzati i dati sul peso di 7000 famiglie con almeno due bambini, confrontando l’indice di massa corporea di genitori e figli in un periodo di tempo che va dal 2001 al 2007. Se i bambini con genitori sovrappeso hanno molte probabilità di esserlo a loro volta, i bambini con genitori sottopeso, vedono triplicata la possibilità di crescere troppo magri.
Come ha spiegato la dottoressa Jane Wardle, del reparto di Epidemiologia e Salute Pubblica dell’UCL, autrice principale dello studio, si tratta di un’eredità genetica probabilmente anche nel caso dell’eccessiva magrezza:
Spesso, spiega la Wardle, ci si concentra sulla trasmissione dell’obesità tralasciando l’eccesso opposto.
Eccesso opposto altrettanto poco salutare, evidentemente.
[Fonte: Sciencedaily]