Le donne italiane in menopausa vivono una seconda giovinezza. Oggi sono belle, in forma, al culmine della carriera, e spesso vivono un nuovo amore. Hanno figli grandi e quindi una nuova libertà oppure a 50 anni, se la menopausa non è ancora definitiva decidono di metterne al mondo altri: nel 2008 sono state ben 107 le neo-mamme ultra cinquantenni! Ricordate la storia della signora di 54 anni rimasta in stato interessante naturalmente? Era giustamente convinta che la mancanza di ciclo mestruale (amenorrea) dipendesse dalla menopausa! Oppure i più famosi casi di Heather Parisi e Gianna Nannini?
Decisamente, non c’è più paura di perdere la femminilità: il traguardo del mezzo secolo non significa necessariamente un cambiamento in negativo del rapporto di coppia. La Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) ha realizzato un sondaggio, tra i propri camici bianchi, per capire come è cambiato negli anni il concetto di menopausa.
Il raffronto è stato fatto rispetto ad una indagine similare realizzata circa 10 anni fa: il Women’s Health Iniatitive. I risultati confermano un cambiamento in positivo. Lo spiega Raffaella Michieli, Segretario nazionale della Società Italiana di Medicina Generale (Simg):
“Le cinquantenni italiane hanno una vita più piena e attiva, nonché mediamente molto più in forma rispetto alle loro madri. Il fatto che la maternità si raggiunga anche intorno ai 50 anni non è casuale, ma riflette il diverso approccio moderno rispetto all’avanzare dell’età, anche nei confronti della vita sessuale e procreativa”.
Ma le vampate di calore? Il 94% delle pazienti sintomatiche è ancora affetta da questo disturbo, il 49% da sbalzi di umore, il 39% soffre di sudorazione eccessiva e nel 35% delle donne inizia un rapido accumulo di chili! Ma allora cosa accade?
“Per il 10% delle donne in menopausa, questi disturbi possono minare significativamente la qualità di vita e i medici di medicina generale devono essere pronti a cogliere tali messaggi”.
Le soluzioni, come sappiamo esistono: quelle dedicate ai sintomi (che si utilizzano nel 57% dei casi) e la terapia ormonale sostitutiva (o TOS) che viene consigliata a 67 pazienti su 100. Purtroppo però c’è ancora molto timore sugli effetti collaterali di questi farmaci, nonostante le nuove formulazioni come quelle a base di drospirenone, stiano dimostrando una notevole sicurezza. Anzi, di recente è stato confermato che queste formulazioni riducono il rischio cardiovascolare del periodo post-menopausa, abbattendo la mortalità per queste patologie del 30% nelle donne tra i 50 ed i 59 anni. Non basta? Allora aggiungiamo che il drospirenone sembra essere in grado di aumentare anche il desiderio sessuale femminile. Dunque le TOS per la qualità, oltre che per l’aspettativa di vita.