La prevenzione dell’infezione da Hpv (papilloma virus) è possibile e soprattutto molto importante, visto che si tratta di un virus molto diffuso, subdolo e pericoloso. Ma cosa ne sanno le donne italiane al riguardo? Ed effettivamente quanto sono attente alla prevenzione e alla vaccinazione? Sono questi i temi centrali dell’ultima indagine Censis presentata ieri a Roma. Per l’occasione sono state coinvolte 3.500 donne tra i 18 ed i 55 anni in Lombardia, Lazio e Sicilia: sono stati analizzati i livelli di conoscenza dell’hpv e le fonti di informazione, ma anche le tematiche riguardanti la vaccinazione e la consapevolezza dei rischi correlati all’infezione del papilloma virus. Cosa ne è emerso?
L’informazione c’è ma è parziale e superficiale. Nel dettaglio: le donne per l’80% circa hanno dichiarato di sapere cos’è l’Hpv, il papillomavirus e di queste, quasi la totalità ha dichiarato anche di conoscerne i rischi (esssenzilmente del tumore al collo dell’utero). Purtroppo però tra le stesse “che sanno” si sono evidenziati anche dei limiti: meno della metà di loro è consapevole del rischio (invece frequente) di sviluppare condilomi a causa dell’infezione da hpv, oltre che altre patologie dell’apparato genitale; il 70% ritiene sia un virus che colpisce solo le donne (sappiamo che così non è visto che si sta pensando di estendere la vaccinazione anche agli uomini), ma soprattutto il 7% delle intervistate ritiene che l’Hpv sia il virus dell’epatite e l’8% dell’Aids, ovvero “sanno”, ma qualcosa di sbagliato!
Altro aspetto su cui bisogna far chiarezza è quello che riguarda il contagio: la maggior parte delle donne è convinta che questo avvenga solo tramite rapporti sessuali completi e che dunque basti usare il profilattico: così non è, vi sono evidenze scientifiche anche riguardo al sesso orale (e a conseguenti forme tumorali)! Ovvero, il rischio di contagio, permane finché si è sessualmente attivi. Di particolare rilevanza è il ruolo della campagna vaccinale. Molte sono le donne infatti che hanno scoperto l’esistenza del virus dell’Hpv quando sono state contattate per la vaccinazione (gratuita per le giovanissime). Per il resto, la maggior parte delle informazioni sono state reperite da internet o dai giornali. E poi un dato che deve far riflettere: solo il 12% ha rilevato di esserne stata informata dal proprio ginecologo di fiducia.
L’adesione alla campagna vaccinale? Il 62% delle quattodicenni si è sottoposta alla vaccinazione. Per le adulte il dato è sotto il 3%. Questo significa essenzialmente che i costi del vaccino hanno un forte impatto, anche se un certo numero di donne si è dichiarata timorosa degli effetti collaterali del vaccino. E voi, cosa ne pensate? Sapete abbastanza sul papilloma virus e sulle forme di prevenzione?
[Fonte: Censis]