Il prossimo 7 aprile nel mondo celebreremo la Giornata Mondiale della Salute: quest’anno il tema di riferimento è la salute sul lavoro e quindi la sicurezza delle persone nel corso della loro vita lavorativa. Qualcosa che non sempre gode del necessario rispetto.
La crisi, la necessità di lavoro ed un certo lodo da parte di chi assume rende necessario, nonostante le leggi vigenti ed una certa uguaglianza sociale, fare il punto ancora una volta sulla salute sul lavoro. Non bisogna dimenticare che essere sani e protetti sul luogo di lavoro consente di rendere più produttiva e lunga la stessa e di raggiungere uno stato di invecchiamento attivo da parte delle persone.
Le morti sul lavoro purtroppo continuano ad essere una brutta piaga sociale in ogni parte del mondo. E la Giornata Mondiale della Salute quest’anno è stata pianificata proprio per sottolineare come l’invecchiamento attivo debba essere il mezzo per promuovere contestualmente un lavoro giusto e la salute.
Incontri dedicati verranno organizzati al fine di trarre un bilancio specifico del problema e presentare iniziativa volte a supportare sia il datore di lavoro che il lavoratore attraverso la tutela della salute di quest’ultimo. Non dobbiamo dimenticare infatti che una maggiore attenzione nella vita lavorativa di tutti i giorni può consentire di abbattere i costi della malattia relativi alla manodopera, riuscendo a non penalizzare i lavoratori non più giovani e contemporaneamente a non mettere a rischio la produttività, ma anzi a migliorarla, abbattendo tra l’altro anche l’assenteismo.
Sono molti i temi coinvolti nel “problema sicurezza”: allergie, intossicazioni da metalli pesanti, maternità, cancro ed infortuni. Tutti considerati di pari dignità all’interno della Giornata Mondiale della salute. E tutti necessitanti di maggiori sforzi, da parte di tutti gli interlocutori, al fine di riuscire a trovare una stabilità ed un equilibro funzionale che consenta ai lavoratori di eseguire il proprio dovere nel massimo della sicurezza.
Photo Credit | Thinkstock