I dati scientifici continuano ad indicare che la maggiore assunzione di alcool durante la gravidanza ha effetti nocivi per il feto, e potrebbe portare a problemi di sviluppo o altri molto gravi nel bambino. Tuttavia, le pubblicazioni più recenti mostrano effetti scarsi o nulli del bere occasionale o leggero da parte della madre durante la gravidanza.
Gli studi dimostrano anche come i fattori dello stile di vita socio-economica, l’istruzione ed altri possono avere enormi effetti sulla salute del feto e del bambino. Un grande studio osservazionale basato sulla popolazione del Regno Unito ha evidenziato che all’età di 5 anni, i figli di donne che hanno riferito di aver bevuto poco durante la gravidanza (non più di 1-2 bicchieri di alcool a settimana o anche meno) non hanno mostrato alcuna prova nei test sui problemi comportamentali ed emotivi o di capacità cognitiva.
C’è stata al contrario una tendenza per i figli maschi di donne che bevevano molto alcool durante la gravidanza (uno o più bicchieri al giorno) ad avere punteggi problematici nei test comportamentali. Gli effetti sono stati meno chiari tra le figlie femmine.
Un secondo studio, pubblicato su Pediatrics, effettuato in Australia, ha esaminato l’associazione tra dosaggio, modi e tempi di esposizione prenatale e difetti di nascita ed ha ottenuto risultati simili, cioè che non vi era alcuna associazione con bevute basse o moderate. Il basso consumo di alcool è stato definito come meno di 7 porzioni standard (10 g) a settimana, e non più di 2 drink in un singolo giorno. Le donne che consumavano più di 70 g alla settimana sono state classificate come grandi bevitrici e le donne che consumavano più di 140g sono state classificate come bevitrici pesanti.
In generale, i dati delle correnti scientifiche indicano che durante la gravidanza non si dovrebbe bere per nulla, ma non ci sono prove che suggeriscono che una bevanda occasionale o un drink leggero siano associati a qualche tipo di danno. L’alcolismo, tuttavia, è associato a gravi difetti di sviluppo del feto.
[Fonte: Sciencedaily]