La rosolia in gravidanza può rivelarsi molto pericolosa per la salute del bambino ecco perché sarebbe importante, prima di restare incinta, ricorrere al vaccino per proteggere il feto. I sintomi della rosolia si traducono in eruzione cutanea, gonfiore dei lifonodi del collo, mal di testa, perdita dell’appetito. Quali sono i maggiori rischi per il neonato se la donna si ammala di rosolia nei nove mesi di gestazione?
1. Ritardo nella crescita
La sindrome della rosolia congenita (SRC), ovvero quella trasmessa da madre a figlio (così come avviene per esempio per il citomegalovirus in gravidanza), causa iposviluppo con evidente ritardo nella crescita anche nei mesi successivi. I bambini nati da madre con rosolia non crescono come i loro coetanei ma il loro sviluppo è molto più lento e presenta anomalie.
2. Sordità
La sordità è uno dei rischi più frequenti se ci si ammala di rosolia in gravidanza. Il bambino potrebbe dunque nascere con dei problemi all’udito. Tre quarti dei bambini nati da madre che ha contratto il virus presentano sordità di tipo neurosensoriale, spesso bilaterale. La perdita dell’udito è dunque una delle conseguenze più gravi da considerare.
3. Problemi al cuore
I rischi per il bambino, se la futura mamma ha contratto la rosolia, possono riversarsi anche sul cuore causando malformazioni. Questa malattia può dunque alterare il normale funzionamento di questo organo nel bambino che vedrà la luce.
4. Cecità
La rosolia in gravidanza è pericolosa per la salute del feto anche per un altro motivo: può causare nel bambino cecità e problemi legati alla vista di vario genere. Un altro motivo dunque per ricorrere al vaccino se si ha in programma una gravidanza.
I rischi per il bambino in caso di rosolia in gravidanza sono tutti tantissimi. Come evitarla, dunque? L’unico modo è quello di ricorrere alla vaccinazione, caldamente consigliata per non mettere a repentaglio la salute del feto.
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