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Giornata Mondiale dell’Emofilia, il 13 aprile

Il 13 aprile si celebra la Giornata Mondiale dell’Emofilia che quest’anno verterà sul tema Le nuove frontiere dello sport in emofilia. Questa malattia colpisce in Italia e nel mondo soprattutto la popolazione maschile e si caratterizza per una grave insufficienza nella coagulazione del sangue che porta a un sanguinamento anomalo che, nei casi più lievi, molto spesso viene sottovalutato. Nella maggior parte dei casi, la malattia viene trasmessa in via ereditaria.

Esistono vari tipi di emofilia. La mancanza, totale o parziale, di quello che viene chiamato fattore VIII genera l’emofilia A, mentre in mancanza del fattore IX si parla di emofilia B o malattia di Christmas, che prende il nome da colui in cui, per la prima volta, fu riscontrata la malattia. Esiste anche un terzo tipo di emofilia, quella C, che è ben più rara delle altre due e si riscontra nei casi di mancanza totale o parziale del cosiddetto fattore XI.

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L’emofilia è una malattia curabile ma che può provocare spiacevoli conseguenze nei suoi casi più gravi ed è per questo motivo che la Giornata Mondiale dell’Emofilia vuole sensibilizzare tutti verso questo tema, ancora sconosciuto ai più. Va detto che le persone affette da emofilia e che hanno trovato una cura nei tempi giusti, riescono a condurre una vita relativamente normale pur avendo bisogno di cure costanti che si concretizzando nella somministrazione del fattore mancante.

Quest’anno, grazie al patrocinio del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.), si porrà l’attenzione sul rapporto tra sport e persone affette da emofilia. Sul sito ufficiale FEDEMO troverete tutte le iniziative organizzate in occasione di questa giornata e che, in Italia, si terranno prevalentemente a Roma con convegni che coinvolgeranno anche personaggi molto conosciuti: come il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, o il Presidente del Coni Giovanni Malagò.

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