Oggi, 15 marzo, si celebra la Giornata Mondiale del Sonno, evento organizzato dalla World Association of Sleep Medicine (WASM). Dormire bene è un aspetto importante della nostra vita e a tutte le età. Quando si riposa male o non a sufficienza le conseguenze non attendono a farsi sentire, con disturbi che travalicano la sfera del fisico, dall’ansia alla depressione. Nei bambini, ad esempio può portare a difficoltà nell’apprendimento e nella memorizzazione, un problema, quest’ultimo, comune anche negli anziani, a cui si aggiunge quello delle apnee notturne.
Le ore di sonno e la qualità del riposo sono caratteristiche molto soggettive, che possono anche variare nel corso del tempo in relazione all’età o ai fattori ambientali e sociali (es. vivere in un posto inospitale o svolgere un lavoro stressante o di grande responsabilità). I neonati dormono molto, anche 20 ore, perché durante il riposo il loro organismo produce l’ormone necessario alla crescita, gli adulti invece circa 8 ore, mentre gli anziani non più di 6 ore.
Secondo studi recenti, sono soprattutto gli anziani ad avere difficoltà a dormire. Circa il 50%, infatti, si sveglia frequentemente la notte e ha il sonno più leggero. Dormire poche ore non è di per sé un problema, come dicevamo prima, infatti, il riposo è soggettivo, tuttavia se una persona dorme meno rispetto a quello che sente come necessario, allora accumulerà con il tempo una sorta di “debito di sonno”, che inevitabilmente inciderà sulla qualità della vita.
Dormire bene è importantissimo perché il riposo favorisce tutti i processi di rigenerazione e di crescita. Come migliorare, dunque, il riposo?
- Andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora (anche nel fine settimana)
- Mangiare ad orari regolari ed evitando cene abbondanti
- Non bere bevande a base di caffeina o alcolici prima di coricarsi
- Non fumare prima di andare a dormire
- Riposare in un letto comodo (né troppo duro, né troppo morbido, purché garantisca il corretto sostegno alla colonna vertebrale)
Inoltre, se si soffre di insonnia, anche le cure omeopatiche possono essere un valido supporto.
Via| WASM – World Association of Sleep Medicine; Photo Credit| Thinkstock