Il morso della zecca, tanto per gli animali che per gli essere umani può rivelarsi molto pericoloso. Può portare al sviluppo della malattia di Lyme, infezione capace di causare gravi conseguenze per la salute.
I sintomi dell’infezione
La borelliosi di Lyme è una patologia che colpisce la pelle, il sistema nervoso, quello cardiovascolare e le articolazioni attraverso disturbi di diversa entità. Si tratta di una malattia multisistemica perché colpisce vari organi. Ciò che è importante fare, soprattutto se si ha la certezza di avere avuto a che fare con un morso di zecca, è quello di fare attenzione a possibili sintomi che possono presentarsi.
La comparsa della sintomatologia correlata alla malattia di Lyme e quindi al morso di zecca è variabile: in almeno il 60% dei casi compare un arrossamento della pelle nella zona del morso. Esso definito eritema migrante per la sua capacità di progressione ed è spesso accompagnato da sintomi simili a quelli dell’influenza come febbre, raffreddore, congiuntivite.
Questi sintomi possono fuorviare l’attenzione del paziente che quasi mai tratta la malattia di Lyme. E quindi qualche mese dopo il morso di zecca possono presentarsi dei dolori muscolari, sintomi neurologici e in alcuni casi anche problemi cardiaci. Tutte manifestazioni accompagnate da malessere e spossatezza che può durare anche per alcuni anni se la patologia non viene curata.
Il morso di zecca causa sempre la borelliosi di Lyme? No: essa si presenta solo se la stessa è venuta a contatto con il batterio Borrelia Burgdorferi. Questo animale è pericoloso per l’uomo nel momento in cui diventa vettore di agenti patogeni. Con il suo morso e il risucchio del sangue dall’ospite infatti avviene lo scambio di microrganismi attraverso la saliva.
Morso della zecca non provoca dolore
Uno dei problemi che portano a scarse diagnosi di questa patologia è il fatto che il morso di zecca non provoca dolore o fastidi. Quindi a meno che non si veda l’insetto rimanere attaccato, si rischia di non rendersi conto di essere stati morsi. Talvolta ci si rende conto dell’avvenuto contatto solo per via dell’arrossamento della zona.
Possiamo prevenire l’occorrenza dei morsi utilizzando repellenti per insetti sulla pelle scoperta, tenere il più possibile coperte le proprie gambe se si cammina in mezzo all’erba alta ed evitare di sdraiarsi a terra.
Curare il morso di zecca prevede l’assunzione di antibiotici specifici, seguendo in dosi e tempi i protocolli di terapia. Se la patologia è presa in tempo e curata nella sua fase iniziale la guarigione completa avviene in oltre il 90% dei casi. Circa il 10-20% delle persone, soprattutto se la diagnosi è tardiva, rischia di continuare a presentare sintomi anche dopo la terapia.