Anche questo anno dall’8 al 14 dicembre torna la Maratona Telethon sugli schermi italiani: un’occasione per un Natale solidale dove spettacolo e bontà diventano sinonimi per raccogliere fondi per la ricerca.
Per molti si tratta solo di un appuntamento televisivo che toglie spazio alla normale programmazione: sbagliato. Il problema consta nel fatto che essi ignorano quanti studi possano essere effettivamente partiti grazie ai contributi Telethon e quanti passi in avanti si facciano ad esempio sulle malattie genetiche rare proprio grazie a questa rassegna. Come sempre la manifestazione avrà uno spazio televisivo importante, ma scenderà nelle strade, in particolare il 13 ed il 14 dicembre, in modo molto dolce: con una offerta di minimo 10 euro si potròà ricevere un cuore di cioccolato e sostenere la ricerca. E’ invece già attivo dal 1° dicembre e lo sarà fino al 16, il numero solidale 45501.
E’ un modo per fare qualcosa, per dare un contributo contro patologie rare e spesso impossibili da curare. Grazie ai soldi raccolti con Telethon, sono state messe a puntp terapie contro la ADA-Scid, contro la leucodistrofia metacromatica e la sindrome di Wiskott Aldrich: tutte malattie che un tempo erano solo sinonimo di condanna. Quest’anno il particolare, grazie al charity show “Io Esisto” le persone da casa potranno entrare direttamente in contatto con le malattie rare. Ad affiancare i presentatori della serata vi sarà anche un’ospite di riguardo: Martina Gianicola, una bambina affetta dalla sindrome di Williams che si esibirà insieme a Stefano De Martino in un’esibizione davvero speciale.
Grazie al lavoro di Telethon sulle malattie rare, bambini provenienti da tutto il mondo vengono in Italia a curarsi ed a sperare in un futuro migliore. E tutto grazie a terapie messe a punto perchè questa spettacolare rassegna di beneficienza, con l’aiuto della popolazione italiana, è ogni anno in grado di raccogliere fondi da investire nella ricerca. Aiutando persone che soffrono a trovare la speranza se non di una guarigione, almeno di un trattamento.
Photo Credit | Telethon