Niente patente per chi soffre di apnea notturna. In caso di diagnosi conclamata il documento non verrà rilasciato. Il provvedimento a tal riguardo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 22 dicembre 2014 ed è passato inosservato fino ad ora.
Coloro che soffrono di apnea ostruttiva del sonno, a causa del recepimento della direttiva europea dedicata, saranno costretti ad affidarsi ad amici e parenti o ai mezzi pubblici. La scelta è nata per evitare incidenti derivanti da questa patologia: narcolessia ed improvvisi attacchi alla guida potrebbero danneggiare sia coloro che si trovano dietro al volante che l’ignaro pedone o automobilista che rischia di venire colpito, di certo involontariamente, dalla persona malata.
Leggendo con attenzione il provvedimento si scopre che la patente non può essere né rilasciata né rinnovata a persone affette da disturbi del sonno, causati per l’appunto da apnee notturne, in grado di causare gravi sonnolenze diurne ed una minore capacità di attenzione. E lo stesso è previsto per coloro che soffrono di gravi problemi neurologici. Anche questo tipo di malattie entrano nella lista delle patologie che possono far perdere l’abilitazione alla guida.
E’ ovviamente previsto che, in sede di commissione medica locale ed avvalendosi di visite specialistiche, il guidatore possa essere autorizzato al ricevimento della patente dopo un’attenta analisi dell’evoluzione della patologia e dopo una scrupolosa valutazione della sintomatologia sofferta: è necessario accertarsi che dal punto di vista sensoriale e motoria lo stesso sia effettivamente abile.
Questo significa che la persona affetta da apnea ostruttiva del sonno deve essere in grado ” azionare, in condizioni di sicurezza, i comandi del veicolo della categoria per la quale si richiede il rilascio o il rinnovo di validità della patente”. Come importante che sia in questi casi, successivi controlli per eventuali rinnovi della patente debbono essere fatti almeno ogni due anni: il lasso di tempo massimo in tali condizioni.
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