Gli antibiotici non curano i virus: questa è una informazione importante da comprendere. È quindi inaccettabile che lo Zitromax, noto antibiotico per affezioni polmonari, sia esaurito in tutta Italia perché la popolazione convinta sia un medicinale anticovid.
Zitromax esaurito in tutta Italia
Il farmaco viene prescritto nelle cure domiciliari solo in casi specifici per evitare che subentrino infezioni di tipo non virale nelle persone, ma deve essere sottolineato: in casi specifici decisi dal medico in base alle condizioni del paziente e se la terapia assegnata lo richiede. Non deve essere acquistato perché capace di battere il coronavirus: non è così.
Dopo questa premessa è importante parlare di ciò che sta accadendo, ovvero che la quarta ondata dei contagi con i suoi numeri in crescita ha fatto sì che diventasse introvabile proprio l’azitromicina: mentre alcuni medici lo hanno prescritto in base a specifiche condizioni, sembra essere diventato uso comune prescriverlo a prescindere, arrivando a creare la situazione nella quale ci si trova ora, ovvero una carenza importante su tutta la penisola che sta colpendo in particolare coloro che ne avrebbero davvero bisogno, sia in età adulta che in quella pediatrica.
Scorrendo le diverse cronache regionali è facile vedere come il problema sia comune a tutti: i fornitori sono arrivati a un punto che non sanno più come assicurare l’approvvigionamento non solo della molecola fornita da Pfizer, ma anche gli equivalenti di questo antibiotico. Le poche dosi che ogni tanto si trovano sono legati alla posologia per gli adulti: la situazione si fa più tragica con lo sciroppo di azitromicina, la versione pediatrica di questo antibiotico.
Staffette tra famiglie per assicurarlo ai bambini
Si arriva addirittura a fare delle vere e proprie staffette tra famiglie, grazie a Facebook, per far sì che i bambini che ne hanno davvero bisogno possano utilizzare questo farmaco. Il presidente di Federfarma Roma ha sottolineato, parlando della carenza, che il boom di richieste di questo farmaco è iniziato “venti giorni fa” e quindi in concomitanza con il Natale e in linea con il crescere della curva dei contagi.
Come però ha sottolineato l’infettivologo genovese Matteo Bassetti sui social, la sua prescrizione, salvo alcuni casi specifici è inutile per combattere il covid:
L’azitromicina è un antibiotico antibatterico che serve nella terapia di alcune infezioni batteriche, ma non serve a niente nella cura del Covid. La domanda è: serve la azitromicina nella cura del Covid? C’è un dato o uno studio che dica che serve a qualcosa? Che fa guarire prima? Che riduce gli accessi in ospedale? Che riduce la mortalità? Nulla di tutto questo. Sapete a cosa serve? A produrre batteri resistenti, di cui l’Italia è piena più di ogni altro Paese europeo. Nelle infezioni virali come il Covid gli antibiotici non devono essere utilizzati, salvo in alcuni casi molto selezionati.
Altrimenti l’unica cosa che si ottiene è dell’antibiotico resistenza e la mancanza di farmaco per chi ne ha davvero bisogno.