E’ stato presentato oggi a Potenza, nell’ambito di una conferenza stampa dedicata, il nuovo Percorso terapeutico ed assistenziale (Pdta) della Basilicata per lo sviluppo della rete dell’infarto miocardico acuto (Ima).
Alla presentazione del protocollo sono intervenuti il Presidente della Regione, Vito De Filippo, e l’assessore alla Salute, Attilio Martorano.
La mission del nuovo piano di intervento, che è già operativo, è di offrire un trattamento che sia il più rapido ed efficace possibile ai pazienti colpiti da infarto, tenendo conto del luogo in cui si verifica quella che è una delle emergenze sanitarie tradizionalmente più critiche per la popolazione.
Il successo dell’intervento, in questi casi, è tutt’altro che imputabile al trasferimento nell’ospedale più vicino, quanto piuttosto al soccorrere il paziente nella struttura sanitaria più idonea. Ad oggi le cure venivano erogate ai cittadini lucani nei reparti di terapia intensiva cronica (Utic) del nosocomio più prossimo alla vittima.
Il nuovo sistema entrato in vigore prevede invece che sia la diagnosi che la prima terapia, come ad esempio la somministrazione di farmaci fibrinolitici, possano svolgersi in sedi diverse, in loco, in ambulanza, nel Pronto Soccorso di ospedali periferici, anche a cura di Medici e infermieri dell’area Emergenza-Urgenza coordinati dalla centrale operativa del 118 e dal cardiologo dell’Utic di riferimento.
Vito de Filippo, a margine della presentazione del Percorso terapeutico ed assistenziale, sottolinea come spesso la prevenzione e i programmi d’intervento sanitari si concentrino in altri campi mentre è
utile concentrarsi su una patologia che rappresenta non solo una delle principali cause di morte in tutto l’Occidente, ma che anche quando non ha esiti letali, con il suo effetto invalidante può incidere pesantemente sulla qualità della vita e sulla capacità lavorativa delle persone.
Poi prosegue spiegando che per quanto riguarda l’infarto miocardico acuto il fattore tempo è cruciale e spesso in Basilicata, per via della particolare situazione demografica e orografica, si registrino delle lacune nel pronto intervento.
Con il percorso diagnostico e terapeutico dell’Ima abbiamo lavorato per rendere le maglie della rete di soccorso sempre più strette ed efficaci, per annullare le criticità.
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